Massimo Cacciari, "cosa c'è dietro la conversione al vaccino": indiscrezioni decisive, ora tutto torna...
Sia bentornato il professor Massimo Cacciari: non diciamo tra i «Si-Vax» (non vorremmo offenderlo, oggi sono tutti così suscettibili) ma almeno tra i «Tutto-sommato-Vax», gli «Infine-Vax», i «Faccio-casino-Ma-Vax», insomma, quelli che hanno tutto il diritto di fare ogni sana polemica ma poi infine proprio scemi non sono. No, non è neanche questione che lui, Cacciari, si sia detto semplicemente «Si-Lex» come ha fatto ieri: «Ho fatto la terza dose, alle leggi si obbedisce. Chi può vada a vaccinarsi, e chi non è d'accordo ci vada lo stesso: perché queste sono le leggi, e finché non si ha la forza di cambiarle, bisogna rispettarle». Eh no. Leggi? Forza di cambiarle? Ma ci sono da tre giorni, le leggi.
Anzi, c'è una sola e unica legge (con sanzioni ridicole) che prevede l'obbligo di vaccino solo per gli over 50 anni. Quindi i casi sono quattro. Il primo è certo: Cacciari ha più di cinquant' anni. Il secondo è incerto, anzi impossibile: che il professor Cacciari si sia vaccinato solo perché la legge gliel'ha imposto: e però, trattandosi di terza dose, significherebbe che le altre due le ha fatte da domenica a oggi: non è previsto, l'avrebbero internato per auto-accanimento terapeutico. La terza possibilità è che abbia regolarmente seguito il calendario delle profilassi come una persona normale intesa come suddito della dittatura sanitaria: difficile anche questa, e poi Cacciari non merita di essere sfottuto, alt, rewind, ritiriamo la cosa della dittatura sanitaria.
La tesi numero quattro, secondo noi, è la più giusta: Cacciari, banalmente ma intelligentemente, si è infine reso conto di quanti infrequent a b i l i «No-Mind» abbia rischiato di legittimare per troppo tempo, nel disperato tentativo d'infilare nervosamente qualche ragionamento tra i tanti e troppi deliri che circolano anche più del virus. Comunque non esiste nessun caso Cacciari, lo ha detto lui: «Non vedo alcun caso... alle leggi si obbedisce, i filosofi obbediscono alle leggi anche quando le ritengono totalmente folli, Socrate insegna». Però insegna tante cose, Socrate. Di quale si parla? C'è il Socrate che non considerava ingiuste le leggi (quelle della polis) ma solo il comportamento degli uomini, e quindi Socrate salvava loro e incolpava gli umani: quasi un dantesco «le leggi son, ma chi pon mano a esse?». Oppure c'è il Socrate del dialogo con Critone, dove il filosofo scelse di morire rispettando le leggi della polis ma rifiutando di abiurare i valori in cui più fermamente credeva. Perché salvarsi la vita andando contro la propria coscienza è cosa indegna per chi stimi la propria libertà. O forse il primo Socrate è uguale al secondo?
Torniamo a Cacciari, che di Socrate è ben più complicato: lui - ha detto- resta convinto della posizione assunta in questi mesi, se soltanto fosse riuscito a trasmettercela: «Si cerca di far capire l'insensatezza di una legge» ma si denuncia «il clima pessimo di demonizzazioni reciproche, tra i deliri di una parte e dell'altra». Insomma: «La legge si cerca di modificarla, ma se non riesci a cambiarla la rispetti oppure te ne vai». La notizia è che Cacciari è rimasto qui, ergo l'incipit di questo articolo («bentornato») è una cazzata, lo ammettiamo. Lui, in cambio, potrebbe ammettere che qualcuna è scappata anche a lui. Come quando disse che il vaccino «non sappiamo neanche se sia un vaccino» o che su questi temi l'informazione «è univoca» (falso: La Verità e Il Fatto raccontano palle plurivoche) o quando ha citato il premio Nobel Kamper che ha un difetto in radice: non esiste. Che poi, in realtà, non ce ne frega niente. Possiamo anche dissentire su tutto, con Cacciari (che poi concordiamo su un sacco di cose) ma l'importante è che resti tra noi. Se talvolta ci pare che si contraddica, o che coltivi solo un sano e ragionevole odio verso il genere umano, ecco, va benissimo anche questo.
Ma almeno sappiamo che è tra noi. Non è sul pianeta del Nuovo ordine mondiale sanitario, dove il Covid era stato previsto da tempo perché si tratta di un'operazione a tavolino, sospinta dall'industria farmaceutica in crisi da decenni, con le squadre fasciste che cercano i non vaccinati casa per casa e AstraZeneca è mortale, e il governo - questo - è paragonabile a quello di Hitler o Stalin. Non sappiamo dove sia e non sappiamo che cosa dica, ora, Cacciari: sappiamo che ha fatto la terza dose e che non ci sono più convegni No Vax a Milano e a Torino - speriamo che lo strumentalizzano. Ce lo facciamo bastare, poi va bene anche Socrate, o meglio: per il Covid va bene quello che Kierkegaard sosteneva come unica certezza su Socrate: che fosse esistito.