Vittorio Feltri fa ammenda su Fabio Volo: "Perché è un fenomeno e non un bluff"
Non posso affermare di essere un lettore vorace di Fabio Volo, scrittore bergamasco che vive a Brescia, il quale da molti anni spopola nelle librerie italiane. Ignoro il motivo per cui l'ho sempre preso sottogamba, forse perché ha un aspetto trasandato, forse perché da ragazzo ha lavorato come panettiere, forse perché quando l'ho ascoltato in televisione mi è risultato sciatto. Tutto questo per confessare che anche io come tanti sono schiavo di pregiudizi sciocchi.
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Chissà per quale ragione molti, io compreso, pensano stupidamente che soltanto gli intellettuali col birignao siano autorizzati a pubblicare storie di successo. Con questo articolo faccio ammenda, riconosco di aver preso un granchio. Avendo letto, inizialmente non senza ribrezzo, il suo ultimo lavoro, Una vita nuova, debbo ammettere che l'ex prestinaio ha talento da vendere. Non è un bischero qualsiasi che è passato abusivamente dalla panificazione all'editoria. Niente affatto. È uno che sa il fatto suo e merita l'interesse dei lettori disposti a togliersi le fette di salame dagli occhi. Attualmente il suo romanzo è molto in alto nella classifica dei volumi più amati dalle folle. E non può essere un caso e neanche un casino. I libri di Volo sono graditi al pubblico per una semplice motivazione: sono avvincenti, coinvolgenti, densi di episodi che acchiappano l'attenzione di chi infatti li divora. Non trascuriamo il suo stile basico eppure molto efficace. La sua è una prosa liscia.
Quando tutto inizia egli adopera un linguaggio scevro di compiacimenti, arriva al cuore della gente comune, cioè di tutti noi, che abbiamo anzitutto bisogno di capire immediatamente il senso delle frasi, preferendo quelle che colpiscono il nostro animo. In poche parole Fabio Volo è bravo, non sarà Alessandro Manzoni, ma neppure l'ultimo arrivato come affermano copiosi critici incapaci di tenere la penna in mano. Mondadori, editore affermatissimo, ha fatto benissimo a dare alle stampe Una vita nuova, che narra vicende in cui è agevole identificarsi. Quanto alla biografia dell'ottimo autore ritengo sia inutile soffermarsi, siamo di fronte a un fenomeno e non a un bluff. Nella presente circostanza mi piace evidenziare che quest'uomo ancora giovane è entrato prepotentemente nel novero dei narratori di maggior spicco. E mi scuso con lui se per tanto tempo l'ho sottovalutato e talvolta preso in giro senza averlo studiato. Volo merita di volare in quanto, come pochi, è in grado di analizzare le passioni umane, e trasmetterci emozioni forti. A differenza di numerosi libri insipidi che tracimano dalla mia scrivania, il suo sprizza autenticità in ogni pagina. D'ora in poi, caro Fabio, non ti perderò di vista. Fai bene a scrivere, perché scrivere è come vivere due volte.