Sindacati e giudici, i nuovi "no Italia". Alessandro Sallusti, la bordata: bravi soltanto a remare contro
Bloccare il Paese l'ultimo weekend pre natalizio, con la gente che si riversa per le strade dopo dodici mesi vissuti a singhiozzo e in libertà limitata, non è esercitare un sacrosanto diritto, è solo rompere i santissimi a milioni di italiani. Dove sta l'urgenza, dove il pericolo che giustifichi un gesto estremo quale è lo sciopero generale? Io mi auguro che Draghi non ceda a questo odioso ricatto che serve solo a Maurizio Landini, leader della Cgil, per fare sapere al mondo che esiste. Entrare nel merito della questione è inutile. Draghi poteva fare di più e di meglio con la manovra finanziaria? Può essere, ma anche no. A questo governo si possono rinfacciare tante cose, non di non avere a cuore una maggiore equità sociale messa peraltro a dura prova da una emergenza esterna quelle è quella del Covid.
Si sta per bloccare il Paese per soddisfare l'ego di Landini, senza neppure che il sindacato, come avvenuto in passato (l'ultima volta è stato nel 2014 contro il governo Renzi) abbia un nemico politico da mettere in difficoltà. Chi è il nemico? Draghi, cioè un premier messo lì anche dalla sinistra per provare a salvare la baracca a vantaggio anche di lavoratori e pensionati? No, questa è una follia, un chiamarsi fuori dall'operazione di salvataggio con la quale tutti i partiti - destra e sinistra, persino Bersani- si sono sporcati le mani con i loro elettori, certamente per mancanza di alternative ma anche - ci piace pensarlo- per senso di responsabilità.
Landini, capolavoro al contrario. sindacati divisi, lo sciopero farsa del 16 dicembre
Non sarà un caso che da questa operazione di unità nazionale si chiamano fuori in due, i sindacati e i magistrati che senza il minimo senso di vergogna dopo tutto quello che è successo, si stanno opponendo a una vera riforma del Csm, il loro organo di autogoverno - complice il tentennamento della ministra Cartabia che è la causa di molti dei mali della democrazia. Sindacati e magistrati sono la palla al piede del cambiamento, sono un tappo alla crescita. Non c'è Draghi che tenga, o si riesce a ricondurre il mondo del lavoro e quello della giustizia nel loro alveo, o non si va da nessuna parte perché è difficile mandare avanti una barca, per di più in acque agitate, con due a bordo che remano all'inverso. Per carità, in democrazia (quasi) tutto è lecito. Ma tra i No vax e i No Italia non vedo grandi differenze.