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No Green pass, sempre meno ma pericolosi: perché Luciana Lamorgese si deve svegliare

Giuseppe Valditara
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Milano da 16 sabati è bloccata da manifestazioni no green pass. Sono cambiati i manifestanti, è aumentato il disagio per i cittadini, si sono moltiplicati i danni per il commercio. Le prime manifestazioni, in particolare quelle di settembre, erano affollate da casalinghe impaurite dal vaccino, suggestionate dalle varie fake news che circolano sul web, da lavoratori convintamente (anche se forse un poco ingenuamente) no vax, preoccupati per la perdita dello stipendio e da alcuni libertari che in buona fede temevano per la sorte delle libertà individuali. C'era insomma tanta gente per bene, in gran parte di centrodestra, o al più grillini, che in epoche senza internet con ogni probabilità si sarebbe già vaccinata senza troppi problemi. Poi vi erano pure alcuni mestatori, che non hanno certo paura del vaccino, ma che vogliono semmai incutere paura allo Stato e alla democrazia. Erano tuttavia una piccola ancorché chiassosa minoranza.

 

 

DISPOSIZIONI ADEGUATE
In queste ultime settimane e specialmente sabato scorso, la composizione dei manifestanti è cambiata. È significativo intanto che sia drasticamente diminuito il numero di chi manifesta. Sono rimasti soprattutto i mestatori e le pacifiche manifestazioni hanno lasciato il posto ad atteggiamenti di vandalismo, di disobbedienza civile al limite del sabotaggio, e persino di aggressione alle forze dell'ordine, ai giornalisti, e ad innocui automobilisti. Sabato scorso, in particolare, si sono scatenati episodi di autentica insorgenza, con blocchi dei mezzi pubblici e del traffico automobilistico. Vi è stato cioè un salto di qualità che ha danneggiato innanzitutto i pacifici cittadini. Manifestare, anche per le cause più sbagliate, è un diritto sacrosanto in una democrazia, che può essere compresso solo laddove esso assuma contenuti pericolosi per le istituzioni democratiche e l'ordine pubblico e dannosi per la collettività. Ora si è passato il limite.

 

 

IL GOVERNO TROVI SOLUZIONI
Il Ministro Lamorgese, che ha già dimostrato in più occasioni una certa inadeguatezza, deve dare adeguate disposizioni alle forze dell'ordine perché episodi come quelli di sabato scorso non abbiano più a ripetersi. Nel contempo il governo deve farsi carico della paura che serpeggia in alcune fasce di popolazione dimostrando maggiore capacità di dialogo con chi è solo spaventato, non limitandosi a imporre obblighi e divieti, ma con iniziative trasparenti ed autorevoli di convincimento, magari iniziando a censire le fake news e confutandole puntualmente. 

 

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