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Pietro Senaldi sulla tragedia di Ercolano: se uno uccide due ragazzi è colpa di Salvini, che vergogna la sinistra

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 Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro erano due amici di 26 e 27. Dopo il calcetto si sono fermat ilungo ai bordi di una strada secondaria, a Ercolano, agglomerato urbano vicino a Napoli, per fare quattro chiacchiere in automobile. Un tizio, al quale mesi prima era stata rubata l'auto posteggiata in garage, li ha inopinatamente scambiati per ladri, è uscito dalla sua villetta e li ha ammazzati a pistolettate. In certe zone d'Italia la tensione sociale è alle stelle e può essere imprudente e pericoloso sostare di fronte alla casa di sconosciuti.

Con lo stesso senso della giustizia, tutto pancia e pregiudizio, e lo stesso istinto da killer, tutto muscoli e affermazione di sé, un esercito di persone, di quelle convinte di essere sempre nel giusto e di aver qualcosa d a insegnare al prossimo, ha già trovato il colpevole ed emesso la sua sentenza e l'ha vomitata sui cosiddetti social, i tribunali del popolo bue. Il pazzo omicida non è neppure preso in considerazione, la colpa è tutta di Salvini e Meloni. Apro twitter a caso. Per Emilio Antifascista, Matteo e Giorgia "sono i mandanti morali dell'assassinio". Ignazio Corrao collega il delitto "a coloro che hanno applaudito in Senato la bocciatura della legge Zan". Angel No Covax dice direttamente che "si tratta di un delitto di matrice omofoba". Sarita chiede al leader leghista "di rendere conto ai genitori dei due ragazzi della loro morte". Il "Non più calmo", soprannome alquanto minaccioso sostiene che "la Lega ha portato il far west in Italia".

 

 

Qualcun altro, apparentemente più moderato, in realtà solo più pericoloso, si sforza di motivare la sua condanna personale di Salvini e Meloni con le loro battaglie per l'irrobustimento del diritto di legittima difesa. Ipocriti. La legittima difesa non c'entra nulla con quanto accaduto a Ercolano, dove si è consumato un duplice omicidio volontario. Chi utilizza la tragedia di Giuseppe e Tullio per screditare gli avversari politici non rende onore ai due ragazzi e ne banalizza la morte. Li uccide un'altra volta, rendendoli oggetto di battaglia politica e a loro volta strumento di odio.

 

 

 

Il far west in Italia non l'ha importato Salvini bensì la sinistra berlusconiana, che ha elevato a sistema la demolizione dell'avversario e ha creato tutte le condizioni perché la tensione sociale salisse e i cittadini si sentissero sempre meno sicuri. Poi li ha rincoglioniti di retorica e li assedia psicologicamente se non si convertono al pensiero progressista. Siamo tutti turlupinati e insicuri, vittime e carnefici, e Salvini (o Meloni) uomo nero è un'illusione ottica, un bersaglio facile fornito dalla sinistra al suo popolo.

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