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Ddl Zan, Vittorio Feltri: "Gli omosessuali? Indiscutibile, i sessi sono due"

Vittorio Feltri
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La legge Zan non mi pare abbia un futuro luminoso. Se non sbaglio sarà cassata o fortemente ridimensionata. La botta finale al provvedimento che balla in Parlamento è stata data dalla Chiesa, che ogni tanto invece di occuparsi di immigrati, si impegna in campi ad essa più congeniali. In effetti i Papi, quando la smettono di predicare su temi strettamente politici e affrontano questioni etico-morali, hanno voce in capitolo e si fanno ascoltare. Le pretese di Zan sono assurde e ha fatto bene la Santa Sede a farlo notare. Personalmente non sono credente e non sempre sono del parere dei Pontefici allorché essi esprimono il loro pensiero su vari argomenti, ma nel caso in questione, la sciocchezza di Zan, sono d'accordo con loro nel contestarla.

 

 

Senza entrare nei dettagli, non volendo tediare i lettori, non capisco perché non si possano considerare diversi gli omosessuali rispetto agli eterosessuali. Difatti è indiscutibile che i sessi siano due: maschile e femminile. E vanno definiti come meritano. Il particolare che esistano parecchi gay non significa che essi vadano disprezzati o addirittura insultati. Ci mancherebbe. Ciascuno ha i propri gusti e nessuno è autorizzato a discutere su quelli che vanno approvati oppure respinti. Ma mettere in dubbio che la natura ha distinto strutturalmente gli uomini dalle donne significa ignorare la realtà. Noi italiani siamo abituati a scherzare: prendiamo in giro i preti, abbiamo un linguaggio disinibito, ridiamo dei politici, i carabinieri sono una fonte inesauribile di barzellette, se però dici una battuta sui pederasti rischi l'emarginazione.

 

 

Se passasse la scemenza Zan, chi sfotte i gay sarebbe giudiziariamente perseguibile. Siamo al delirio. Ormai la faccenda del politicamente corretto è diventata seria e minaccia di sfociare nella più tetra delle censure. È intollerabile che si faccia la guerra addirittura al dizionario della lingua italiana, che distingue da sempre ciò che è maschile da ciò che è femminile. Se poi un uomo giace con un altro uomo, chissenefrega. Ma vietarci di far notare la differenza è un'autentica idiozia. Va da sé che insultare un omo per i suoi gusti sessuali è ingiusto e punibile, ma questo vale anche per un etero. Non c'è bisogno di una legge per confermare questo sacrosanto principio, che è già chiaro a tutti.

 

 

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