Mattia Santori, il Pd e "l'osservatorio": questa sinistra non piace a nessuno. E non cambierà
C'è una specializzazione, nell'editorialismo nostrano: quella dell'osservatore di sinistra. Egli da circa trent' anni si dedica a spiegare dove sbaglia la sinistra e perché sbaglia, che cosa essa dovrebbe fare per emendarsi, quali iniziative dovrebbe assumere per diventare ciò che dovrebbe essere e a quali iniziative sarebbe necessario che rinunciasse per smettere di essere quello che è. Non c'è un settore dell'azione politica e di governo su cui non insista quella sua critica, quella sua richiesta di cambiamento, quella sua denuncia di inaderenza: l'osservatore di sinistra, infatti, vede questa in difetto nelle cose dell'economia, della giustizia, dei diritti civili, della politica estera, dei rapporti con le cosiddette forze sociali e con l'amministrazione pubblica, insomma in qualunque ambito si eserciti la militanza civile e istituzionale di quella sinistra. In economia, dice l'osservatore di sinistra, la sinistra dovrebbe censurare la propria tentazione statalista e anti -concorrenziale; sulla giustizia e sui diritti civili, aggiunge, dovrebbe coltivare qualche proposito liberale anziché farne una retorica routinaria, contraddetta dall'avversione di fatto a qualsiasi ipotesi di riforma che dispiaccia al potere togato; per gli affari esteri, spiega, dovrebbe fare qualcosa di meglio che biascicare vaghezze pacifiste e reiterare dichiarazioni d'europeismo protocollare; nella gestione della macchina burocratica, denuncia, dovrebbe impegnarsi a trovare strumenti che la rendano efficiente anziché spazi per metterci i suoi uomini. E via di questo passo, in una generale e pressoché indiscriminata requisitoria contro tutto ciò che di fatto è la sinistra, in favore, appunto, di ciò che essa dovrebbe essere. Il guaio - e l'osservatore di sinistra fa solo finta di non capirlo - è che quella sinistra è così com' è non per difetto, ma per caratteristica; non per deviazione, ma per dirittura rispetto alla propria tradizione. E una cosa soltanto non osserva l'osservatore di sinistra: e cioè che il problema di quella sinistra è che è sinistra.