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L'aria che tira, Pietro Senaldi: "Mario Draghi, luna di miele finita. Vedo troppa agitazione nella maggioranza"

Mario Draghi

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Malumori all'interno del governo. Pietro Senaldi, in collegamento con L'Aria Che Tira estiva, descrive un clima nervoso. "Le lune di miele finiscono in fretta, vedo agitazione nella maggioranza e preoccupazione per la pandemia, è una pessima consigliera". Su La7, nel salotto di Francesco Magnani, il condirettore di Libero punta il dito contro "quei partiti in crisi d'identità che non trovano la loro finalità storica all'interno del sostegno di Draghi e si agitano per trovarla". Da qui il presentimento che siamo entrati "in campagna elettorale che durerà 6 mesi o un anno e mezzo". Il ruolo di Draghi non può essere che quello di vittima. 

 

 

Il riferimento è senz'altro al Movimento 5 Stelle in primis. I grillini con a capo Giuseppe Conte, non solo litigano per il nuovo statuto e le varie funzioni, ma anche per la riforma della Giustizia. Lo stesso ex premier ha ammesso che non lascerà così com'è, dunque invariata, la proposta del Guardasigilli Marta Cartabia. D'altronde la riforma del Cinque Stelle Bonafede è stata cancellata, mandando su tutte le furie i pentastellati. Altra battaglia è quella del Partito democratico che punta i piedi sul ddl Zan. I dem non fanno altro che scontrarsi contro quei partiti come Lega, Fratelli d'Italia e Italia Viva, che chiedono di ritoccare la proposta di legge contro l'omotransfobia. Tutti nodi che non fanno dormire sonni tranquilli Draghi.

 

 

Poi ecco che si passa all'emergenza coronavirus e all'obbligatorietà del Green pass che dovrebbe essere ufficializzata proprio in queste ore. "L'obbligatorietà non è una soluzione - mette subito le mani avanti Senaldi -. E la preoccupazione c'è visto che lo slogan di questo governo era proprio quello del 'rischio calcolato', ma si fa in fretta a passare al 'rischio calcolato male'". 

 

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