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Vittorio Feltri contro Mario Draghi: governo dei migliori? No, Conte-ter: o svolta o sarà crisi

Vittorio Feltri
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La frase fatta che ormai è sulla bocca di tutti è che bisogna aprire ma in sicurezza e confidando nel senso di responsabilità dei cittadini. Pertanto questo non sarebbe il momento di allargare le maglie dei divieti, insomma bisogna continuare a costringere la gente a rimanere in clausura, altro che abolire il coprifuoco. Mario Draghi, accolto alla presidenza del Consiglio dei ministri come l'uomo del destino, in realtà ha messo insieme un governo che non esiterei a definire la fotocopia di un eventuale Conte ter. Matteo Salvini giustamente, e non soltanto lui, chiedeva almeno l'abolizione del suddetto coprifuoco, visto che qui non si tratta di difendersi dalle fiamme, compito delegato ai pompieri, ma dal covid, il quale si sconfigge con le vaccinazioni in massa e non spegnendo le luci di bar e ristoranti alle ore 22 allo scopo di mandare a letto presto il popolo bue.

 

Purtroppo l'esecutivo, per quanto si dia da fare, non è ancora in grado di puntare all'immunità di gregge poiché gli antidoti di cui disponiamo ora non sono sufficienti a coprire le esigenze nazionali. Il problema è tutto qui, è inutile o poco produttivo paralizzare la vita nei centri abitati. Il virus seguiterà a correre di giorno e di notte finché non sarà stato sconfitto dalle punture salvifiche. Chi non lo capisce dovrebbe ricominciare a studiare dalla scuola materna. Le grane italiane non finiscono più. Siamo infatti alle prese con una ondata spaventosa di immigrati, migliaia e migliaia di individui che quotidianamente raggiungono Lampedusa, ormai ridotta a latrina, poi si sparpagliano lungo tutto il Paese in cerca di un boccone e di un letto che difficilmente si assicurano. E il primo ministro che fa per limitare i danni della descritta invasione? Per adesso assiste gelido e inerte al drammatico fenomeno, senza nemmeno accennare a una soluzione probabile.

 

Vano attendersi aiuto dall'Europa che non è capace nemmeno di comprare l'AstraZeneca o prodotti similari, figuriamoci se è attrezzata per distribuire sul continente folle di immigrati alla canna del gas. Il presidente del Consiglio apra gli occhi (almeno quelli): si deve arrangiare per conto proprio a disciplinare gli sbarchi e la distribuzione dei sedicenti profughi, altrimenti entro l'estate saremo invasi. Lo prevede l'Onu, mica il sottoscritto. Sono 70 mila gli sfigati che si accingono a rischiare la pelle in mare pur di togliersi dai piedi dal Continente nero (non negro). Ribadisco quanto ho già vergato. Supermario ha solamente una chance per affrontare seriamente l'assalto degli extracomunitari: licenziare Luciana Lamorgese dal Viminale, magari assegnandole a titolo consolatorio la gestione di una boutique, e sostituirla con Matteo Salvini che in materia di africani ha già dimostrato una notevole perizia, tenendoli a freno come Dio comanda. Se il premier non mi darà retta non durerà, dura minga.

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