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Vittorio Feltri a L'aria che tira: "Draghi è il Conte tre, lui comanda e noi tutti qui zitti come deficienti"

 Vittorio Feltri

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Si parla del blitz dei partiti durante la cabina di regia di Mario Draghi ieri 11 maggio per togliere il coprifuoco e Vittorio Feltri, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, commenta senza mezzi termini: "Io penso che Mario Draghi sia il Conte tre, per cui è anche abbastanza coerente. Assistiamo a questa storia del coprifuoco come se fosse decisivo per la difesa dal Covid. Ma il coprifuoco serve solo per ripararsi dalle fiamme, mentre noi dobbiamo difenderci dal virus, non dal fuoco", attacca il direttore di Libero. "Se si fosse spostato il coprifuoco alle 23 non sarebbe successo assolutamente niente. Poi naturalmente Draghi fa quello che vuole lui, comanda lui", chiosa Feltri, "e noi tutti qui zitti come deficienti".

 

 

I partiti martedì 11 maggio hanno tentato un colpo di mano in assenza del premier mezz'ora dopo che aveva lasciato la riunione della cabina di regia. Ma sono rimasti fregati. Draghi infatti non ha ceduto ed è andato avanti dritto per la sua strada, ovvero "aperture prudenti, graduali e sicure". Nessun liberi tutti insomma. Il coprifuoco resta. Sarà solo slittato di un'ora, dalle 22 alle 23.

 

 

E anche questa decisione verrà presa senza fretta dal presidente del Consiglio che guarda con attenzione i dati. Se i numeri del monitoraggio di venerdì lo consentiranno, la prossima settimana il divieto di circolare di notte sarà tra le 23 e le 5 del mattino slitterà di un'ora. Se da un lato Draghi vuole far ripartire l'economia e il turismo sa anche che oltre le 23 non sarebbe prudente spingersi, anche per non dare segnali di eccessivo ottimismo.

 

 

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