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Vittorio Feltri, il cupo presagio sulla Lega di governo: "Temo che Matteo Salvini ci lasci le penne", occhio a Mario Draghi

Matteo Salvini

Vittorio Feltri
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Certamente Matteo Salvini ha fatto bene a non firmare il decreto che impone di nuovo il coprifuoco. Sono convinto anche io che Draghi sbagli a prolungare chiusure troppo rigide e insensate: lo sanno pure i bambini che il virus non si scatena dopo le dieci di sera, ma agisce tutto il giorno e colpisce chi può. Anche io sono persuaso, come te, che il premier abbia commesso un errore confermando Speranza quale ministro della Salute affermando di stimarlo, senza però spiegare il perché, visto come sono andate le cose nel nostro Paese, in vetta alla lista delle Nazioni con maggiore numero di defunti per Covid. Sta di fatto che Salvini entrando nella maggioranza, per quanto protesti, ne avalli l'operato, deludendo gran parte del proprio elettorato. Di qui la perdita costante di consensi della Lega a vantaggio di Giorgia Meloni, la quale coerentemente è rimasta all'opposizione e si fa sentire dando soddisfazione alla sua base in progressiva espansione. Io sono in sintonia con il capo del Carroccio su molte questioni, eppure il suo appoggio all'esecutivo non lo condivido poiché danneggia il suo partito.

 

 

 

Egli ha partecipato al governo gialloverde da cui è uscito senza illustrarci esaurientemente la ragione, favorendo l'odiato Pd. Poi, al posto di Conte, obbligato alle dimissioni per merito di Renzi, è giunto il fenomenale banchiere, detto Supermario, cui inaspettatamente il Capitano si è accodato nonostante entrasse in società con gli ex comunisti. Scusa, professor Becchi, ma a te queste mosse vanno a genio? Non capisci che il popolo non riesce a comprenderle e a digerirle? Dopo di che tu speri, nonostante tutto, che Matteo vinca la partita, è un desiderio che coltivi, non una certezza. Tu cammini su un terreno onirico, sogni ma non ti basi su dati concreti e logici. Naturalmente auguro al leader della Lega di risollevarsi in fretta e di tornare ad essere il dominatore della scena politica, eppure, stando alla realtà odierna, ritengo che ciò sia illusorio. Tu puntualizzi che molti spingono il Carroccio ad abbandonare la maggioranza provocando una crisi anticipata rispetto ai programmi di Draghi.

 

 

 

Credo che questo non sia vero. Se accadesse si renderebbero obbligatorie elezioni anticipate, proprio quanto tutti temono e cercano in ogni modo, persino il più ridicolo, di evitare. Può essere che il Gabinetto in carica duri fino al termine della legislatura con il sostegno di Salvini e di altri. Confidiamo anche noi nella bravura del presidente del Consiglio, ancora da dimostrare, tuttavia alcuni segnali evidenti ci inducono a supporre che i successi eventuali del premier non gioveranno a Salvini, al quale è stato riservato fino a questo momento il ruolo di ruota di scorta.

 

 

 

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