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Paolo Becchi critica Draghi e Speranza: "C'è da fidarsi di chi è nel caos totale nella gestione del vaccino?"

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Paolo Becchi non ha risparmiato critiche al governo presieduto da Mario Draghi e in particolare al ministro Roberto Speranza. Il tema è sempre quello caldissimo della campagna di vaccinazione e soprattutto dei dubbi legati ad AstraZeneca, sulle cui dosi ormai ogni Paese europeo fa di testa sua da quando sono emersi dei rarissimi casi di trombosi connessi alla somministrazione. “In Italia - ha scritto Becchi in un tweet - AstraZeneca è stato utilizzato prima fino ai 55 anni, poi sino a 65, adesso (dopo diversi morti) solo dai 60 in su. Tutto questo è stato deciso da Speranza”. 

 

 

“C’è da fidarsi di un ministro della Salute responsabile del caos più totale nella gestione della vaccinazione?”, si è domandato Becchi, che già in precedenza era stato molto critico, e a ragion veduta, nei confronti di Speranza. Il quale ormai da tempo è finito nel mirino di Matteo Salvini che, pur essendo all’interno dell’esecutivo, non rimane di certo in silenzio dinanzi alle cose che non vanno. Ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier ha difeso il suo ministro: “Ho detto al segretario della Lega che ho voluto io la conferma di Speranza e che ho stima di lui”. 

 

 

Becchi ha commentato nel seguente modo queste dichiarazioni di Draghi: “Se ha detto che ha voluto lui il ministro che ha ordinato le cremazioni forzate e il divieto di autopsie e che ora su AstraZeneca è politicamente responsabile dei morti che ci sono perché è lui che ha deciso che il vaccino under 60 era ok, allora abbiamo un serio problema”. 

 

 

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