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Vittorio Feltri richiama Matteo Salvini: "Svegliati e torna a Milano, Draghi ci tratta da galeotti di Serie B"

Vittorio Feltri
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Conviene ridere per non piangere. Saremo detenuti sino a fine mese. Va meglio ai carcerati che a noi, visto che loro in cella sono mantenuti dallo Stato, mentre chi è agli arresti domiciliari, come tutti gli italiani, deve provvedere di tasca al vitto e all'alloggio. Anche uno sciocco comprende che oltre al danno ci tocca la beffa. Nessuno suppongo immaginasse che Mario Draghi, beatificato dalla stampa di ogni tipo, ci trattasse quali galeotti di serie B. Non siamo neanche in grado di ribellarci, l'ordine ormai da un anno è: sopportare pazientemente il governo molesto, convinto che il Covid si combatta recludendo la gente, sbarrando negozi e ristoranti e bar, ogni attività, anziché curandola e vaccinandola a tutto spiano seguendo l'esempio mirabile dell'Inghilterra.

La quale, quando uscì trionfalmente dalla gabbia europea, pareva che si fosse suicidata. Invece è risorta ad onta delle previsioni catastrofiche dei partiti di sinistra, ciò consentendole di fronteggiare la pandemia con armi adeguate: l'antidoto che essa ha comprato in abbondanza mettendo al sicuro milioni di persone a tempo di record. Dal canto nostro, noi, che passiamo per furbi senza esserlo, seguitiamo a dipendere da Bruxelles, incapace di acquistare il farmaco salvifico, e ci ostiniamo a morire come mosche negli ospedali, in alcuni casi disastrati, o a vivere da prigionieri, per giunta in bolletta poiché ci è impedito per legge di lavorare e di guadagnare il pane per i nostri denti digrignati.

 

 

 

 

La cosa misteriosa è un'altra, però, ed è politica: non riusciamo a capire il motivo per cui un uomo avveduto quale Salvini si sia messo in maggioranza con questo esecutivo fotocopia di quello di Conte, che per un anno ha menato il can per l'aia senza portare in cascina lo straccio di un risultato. Non si rende conto il buon Matteo che collaborando con gli ex comunisti e gli ex democristiani non combina nulla essendo obbligato a recitare nel ruolo di reggicoda, condividendo la responsabilità di decisioni insensate e punitive nei confronti della popolazione. Penso che egli si sia fatto ingannare dall'ottima fama dell'ex presidente della Bce e abbia sperato che questi avesse una marcia in più rispetto all'avvocato del popolo.

 

 

 

 

 

Tuttavia i fatti dicono viceversa che il presidente del Consiglio, se non è la solita zuppa, è il consueto pan bagnato. Lo dimostra l'evidenza che le vaccinazioni procedono a rilento perché nessuno se le procura sul mercato, e che i cittadini, esattamente come succede da oltre 12 mesi, campano in cattività quali criceti. Fossi il Capitano non rimarrei neppure una settimana in più in compagnia del Pd, me ne tornerei all'opposizione, accanto alla Meloni che, in effetti, essendo una donna sensata, ricava consensi ogni dì.

 

 

 

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