Emmanuel Macron, la Francia in rivolta contro il "genio": che brutta fine per il galletto
Una volta osannato dai media, il presidente francese oggi è criticato da tutti. E la Le Pen è avanti nei sondaggi per il voto del 2022 Il mantenimento delle scuole aperte, nonostante le critiche e gli ammonimenti ricevuti dal personale sanitario, era uno dei motivi di orgoglio di Emmanuel Macron, era l'"exception française" da ostentare con vanto durante i confronti con gli altri Paesi europei. Ma mercoledì sera, l'"exception" si è frantumata dinanzi alla realtà nefasta dei numeri del contagio, secondo cui la Francia viaggia sui cinquantamila casi al giorno, realtà che ha costretto il presidente francese ad annunciare la chiusura delle scuole materne e elementari per almeno tre settimane, e delle scuole medie e dei licei per almeno quattro. (LaPresse) Emmanuel Macron ispeziona la porcilaia di una fattoria modello in Borgogna.
L'anno prossimo la Francia torna alle urne «Nella gestione dell'epidemia, sono stati commessi degli errori», ha riconosciuto in diretta televisiva l'inquilino dell'Eliseo, che sperava, chissà come, di sfuggire alla terza ondata che sta colpendo tutti. Da sabato, e per almeno un mese, tutta la Francia sarà in zona rossa, solo i negozi di prima necessità saranno aperti, non si potrà oltrepassare il raggio di dieci chilometri dal proprio domicilio senza un motivo valido e alle 19 bisognerà essere tutti a casa, perché scatta il coprifuoco nazionale. «Questo nuovo confinamento che lei non vuole chiamare in questo modo è il simbolo dell'arroganza su cui il presidente della Repubblica e il suo governo si sono arroccati», ha dichiarato ieri il capogruppo dei Républicains all'Assemblea nazionale Damien Abad, rivolgendosi al primo ministro Jean Castex. E ancora: «Per uscire dalla crisi sanitaria, dovete ammettere i vostri fallimenti, cancellare l'abissale divario tra le vostre promesse e la realtà e smetterla di scaricare sugli altri le vostre responsabilità».
Secondo le cifre pubblicate ieri da Santé Publique France, i nuovi casi, nelle ultime 24 ore, sono 50.659, ossia 11% in più rispetto alla scorsa settimana. Con i positivi, sono aumentate anche le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva: 5.109, ossia 56 in più rispetto al giorno prima, su 7mila letti disponibili. L'esplosione dei contagi si poteva ampiamente evitare, secondo la maggior parte dei medici: chiudendo prima le scuole, tra i principali luoghi di contagio. «Nelle scuole, c'è molta promiscuità, i bambini sono in aule poco ventilate e i gesti barriera sono più difficili da far rispettar»", ha spiegato il virologo Antoine Flahault. Ma Macron, come raccontato dal quotidiano Le Monde, ha voluto fare tutto di testa sua, convinto di essere un "presidente-virologo" e di aver acquisito una competenza tale in materia epidemiologica da poter snobbare i consigli degli scienziati. Questa convinzione, alimentata dalle lodi sperticate dei suoi ministri, lo ha portato a una grande solitudine dinanzi al Covid-19. «Non solo Emmanuel Macron appare agli occhi dei francesi come l'unico responsabile della gestione della crisi sanitaria, ma deve anche difendersi dal peccato di hybris», ha scritto la giornalista del Monde Solenn de Royer.
L'hybris che lo ha spinto a prendere decisioni contrarie a quelle dei medici, a non ascoltarli e a considerare le loro proiezioni sull'epidemia carta straccia. Domenica, invitata su France 3, la presidente del Rassemblement national, Marine Le Pen, non ha usato mezzi termini per giudicare la gestione della crisi da parte dell'inquilino dell'Eliseo. «All'inizio della crisi sanitaria, Emmanuel Macron ci ha detto che entravamo in guerra contro il virus. Dopo un anno, il suo bilancio è spaventosamente crudele. Prima non avevamo le mascherine, poi non avevamo i test e ora non abbiamo i vaccini. È una vera e propria débâcle», ha attaccato la leader della formazione sovranista e principale rivale di Macron in vista delle prossime elezioni presidenziali, prima di aggiungere: «Questo terribile fallimento ha delle conseguenze molto pesanti sulla salute dei nostri concittadini, sulla vita quotidiana dei francesi, sulla maniera in cui vivono le persone anziane, sullo stato morale dei giovani, ma anche sul piano economico».
Fra un anno si va al voto per decidere chi sarà l'inquilino dell'Eliseo fino al 2027 e l'ultimo sondaggio Ifop dice che Marine Le Pen sarà in testa al primo turno. Jean-Luc Mélenchon, leader della France insoumise, il partito della sinistra radicale, ha annunciato che non darà alcuna consegna di voto in caso di ballottaggio Macron-Le Pen. La macronia non è mai stata così in crisi.