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Tommaso Zorzi si confessa: "Perché amo il trash, cosa mi fa godere. Droga e politica?", le sue verità

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Fabrizio Biasin
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Ciao Tommaso (Zorzi ndr), ho preparato 221 domande.
«Ma come!».

Sei il personaggio del momento, devo approfittarne.
«Guarda, mi sorprendo anch' io. A volte mi sveglio al mattino, leggo il mio nome e penso "oddio cosa ho combinato nel sonno?"».

"Al mattino" nel senso di mezzodì?
«Ho la sveglia alle 10.20, giusta giusta per leggere i dati di ascolto dei miei programmi».

Ah, sei un malato di share?
«Godo molto nel leggere i dati di ascolto».

L'isola, in effetti, funziona. Merito tuo?
«Mio, di Ilary, di Elettra, di Iva... Io contribuisco molto in ambito social. Tutto quello che faccio lì, ultimamente, funziona».

Sì però L'isola dei famosi era bella quando morivano di fame, ora è tutto un pettegolezzo, un bla bla. E poi non dirmi che te ne frega veramente delle sorti di questi qui.
«Ovviamente mi interessa solo di alcuni. Di altri molto meno. Di altri meno ancora...».

Ma non ti imbarazza avere a che fare con tutto 'sto trash?
«Se mi imbarazzasse il trash non farei questo lavoro. Io mi nutro di trash, sono cresciuto a pane e trash. "Per fare trash bisogna essere un po' trash". Credo l'abbia detto Bonolis».

 

 

Qualunque cosa tu dica diventa una tendenza: sei più orgoglioso o preoccupato?
«Sono preoccupato per le sorti del Paese! No, dai, mi fa piacere. Anche se a volte esagerano. Non so, dico "buongiorno ragazzi" e la gente scrive "È un genio!". Addirittura!».

Non hai paura di durare come un gatto in tangenziale (cit.)?
«Sono come il nero: non passo mai di moda».

 I tuoi genitori cosa pensano di tutto questo enorme successo?
«Sono felici perché ho realizzato il mio sogno».

Lanciare tendenze su Twitter?
«No, fare il presentatore. Ora mi tocca la gavetta e devo sporcarmi le mani, ma in futuro non penso che verrò etichettato per aver fatto il concorrente al Gf o l'opinionista all'Isola».

Ma quindi vuoi diventare il nuovo Bonolis!
«Condurre mi piace tantissimo e a breve realizzerò il mio sogno».

Apperò. Dicci tutto.
«Ma va, non parlo. Ti posso solo dire che sarà sempre nella grande famiglia Mediaset».

Almeno la collocazione: mattino, pomeriggio, preserale, serale, notte o Marzullo?
«Diciamo dopo il calar del sole...».

A chi ti ispiri televisivamente parlando? Non vale dire Raff...
«...Raffaella Carra!».

Ecco. Dicono tutti così...
«Allora cambio: Iva Zanicchi».

 

 

Ti senti più furbo o intelligente?
«Sono un gran paraculo».

Meglio "povero e innamorato" o "ricco e a caccia grossa"?
«Non ho mai provato la prima».

Nel senso che non sei mai stato povero... Ma innamorato sì!
«Mi innamoro ogni 5 minuti per 5 minuti».

E in questo momento?
«No, non sono innamorato».

Quanto guadagni in un mese?
«Abbastanza per mantenere qualcuno».

Sì, ma la dai la mancia al rider?
«Certo! Ho imparato in Inghilterra, là è "dovuta". Mia mamma si arrabbia sempre perché dice che qui invece è compresa, ma io la do sempre: 20 euro al ristorante, 5 euro al rider...».

Chi paga al ristorante? Tu o il lui di turno?
«Di solito offre il ristorante!».

E non ti imbarazza?
«Fingo di fare il gesto. "Ma nooo, ma daiii"».

Ottima mossa. Quanti fidanzati hai avuto?
«Pochi rispetto a quelli che potrei avere».

Sì ma siamo nell'ordine delle decine o delle centinaia?
«Nell'ordine delle malattie veneree! (ride). Dai, ora c'è la pandemia, meglio stare attenti».

Ecco, la domanda sul vaccino è obbligatoria: vaccino sì o no?
«Appena sarà il mio turno, lo farò».

Ti spaventa il virus?
«Sì, sono ipocondriaco. E con tutti i progetti che ho in ballo ora, non posso fermarmi».

Senti Tommaso, c'è ancora molta discriminazione nei confronti dei gay?
«Sì, decisamente».

Oggigiorno in tanti posti di potere ci sono gay e per fortuna non si indigna più nessuno.
«È vero, ma siamo sempre allo stesso punto: paghiamo le stesse tasse e non abbiamo gli stessi diritti. Adottare dei figli, sposarsi in chiesa...».

Vuoi dei figli?
«Certo».

Futuro prossimo o anteriore?
«Anteriore».

Ti hanno rotto le balle perché da Costanzo non hai difeso i diritti lgbt con la Meloni.
«C'era una domanda in scaletta e mai mi sarei permesso di fare il pollaio a casa di Costanzo. La "polemica perché non ho fatto polemica" mi sembra francamente senza senso».

E le donne? Sei d'accordo sul fatto che ci sia ancora tanta disparità?
«Sì, sono ancora più discriminate dei gay».

Ultime cose e poi ti lascio ai tuoi settemila lavori. A proposito, ti piace lavorare?
«O faccio tutto, o non faccio niente. In questo momento sto facendo tutto. Ma il fine settimana è sacro: spengo il telefono».

La tua serata ideale nel mondo normale?
«Cena con amici in qualunque ristorante dove si può fare casino, caraffe di vino, poi a bailar, brioches alle sei del mattino, brunch mezzo sbronzo dopo tre ore di sonno...».

Solo che ora il mondo non è “normale”.
«Faccio le stesse cose, ma a casa. Il 2 aprile festeggio il mio secondo compleanno in isolamento... Ah (sospiro)».

Alcol, fumo, droghe, gioco d’azzardo... Dove mettiamo la spunta?
«Alcol e fumo».

E la ddddroga? Niente?
«Una volta a Londra. Ero un’altra persona...».

Da qualche mese si parla male di Milano.
 «Giù le mani da Milano! È una delle città che ha sofferto di più e ha dimostrato una resistenza incredibile. Io la amo».

Sei mai stato nei festini “alla Genovese”?
«Per carità! Frequento solo persone che conosco da una vita. Già viviamo in un mondo di squali, nel privato meglio stare con gli amici».

Sei un tipo da pochi amici o mille amici?
«Ne ho tre».

La Boldrini ha detto che soffre di solitudine e che le manca la colf per chiamare il parrucchiere. Ti ci rivedi?
«No. E poi io voglio farmi crescere i capelli».

Cosa voti?
«Non te lo dirò mai. Comunque voto».

Al Gf ti sei avvicinato molto a Francesco Oppini. Hai rischiato di trovarti Alba Parietti come suocera.
«In effetti è stato un grande dissuasore (ride)».

Potresti innamorarti di una donna?
«I miracoli possono capitare, ma direi che è altamente improbabile».

Il calcio? Ti interessa?
«Mi interessano i calciatori».

Tipo?
«L’anno scorso l’Inter mi ha invitato per Inter-Juve, ero a bordo campo. Solo che a me piacevano quelli della Juve e a metà partita ho cambiato tifo. So che l’Inter ora vuole tenermi a distanza! (ride). Comunque Dybala è un bono!».

Dove ti vedi quest’estate?
«In clinica».

 

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