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L'aria che tira, Pietro Senaldi dopo il discorso di Draghi: "Non basta denunciare, deve trovare soluzioni"

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"Non basta denunciare, deve trovare soluzioni". Pietro Senaldi, in collegamento con L'aria che tira su La7, non saluta il discorso di Mario Draghi in Senato con particolare entusiasmo. "Quello che ha detto sono cose condivisibili, ma noi giornalisti denunciamo mentre il premier deve cambiare il corso delle cose. Non basta individuare problemi e fare dei piani, poi bisogna cominciare a metterli a terra e a me sembra che questo non stia avvenendo, anche se non è solo colpa di Draghi". 

 

 

 

"Le differenze tra le regioni nelle somministrazioni delle dosi dei vaccini sono difficili da accettare. Le regioni seguono le priorità del piano nazionale", ha sottolineato il premier in aula a Senato, dove in mattinata ha riferito alla vigilia del Consiglio Ue che potrebbe cambiare la risposta europea in termini di emergenza Covid e campagna vaccinale.

 

 

 

"Noi dopo un anno non abbiamo ancora una legge che regoli l'emergenza Covid a livello nazionale", incalza il direttore di Libero, che non nota ancora l'auspicato cambio di passo tra Draghi e il suo predecessore a Palazzo Chigi, Giuseppe Conte. "Abbiamo avuto per un anno uno che andava in tv a dire quello che gli passava per la testa e a farlo, con bizzarri provvedimenti, i suoi Dpcm, per cui i governatori e i sindaci facevano tutto quello che volevano. È stato un caos drammatico - conclude Senaldi -, mi fa piacere che Draghi lo denunci e lo veda, ma questo lo hanno fatto anche i giornalisti. Da Draghi mi aspetto che cambi la situazione".

 

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