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AstraZeneca: altro che l'attendismo europeo, molto meglio la concretezza americana

Alessandro Gonzato
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C'è il masochismo europeo e la concretezza americana. Nel Vecchio Continente, complice lo schizofrenico stop al vaccino Astrazeneca bloccato e sbloccato in pochi giorni, la fiducia nel siero di Oxford è in caduta libera e l'immunizzazione procede a rilento. Negli Usa invece, dove il 38% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, Astrazeneca sta per essere approvato senza tentennamenti. Altro che l'attendismo dell'Ue durato settimane! La multinazionale ha fatto richiesta all'Fda, l'ente regolatore americano, e il nulla osta pare scontato. I dati riportati dalla Bbc parlano chiaro: il vaccino, sperimentato su 32mila volontari, è risultato efficace al 79% nell'arresto della malattia sintomatica, e nel 100% nella prevenzione della forma grave. E ancor più importante, in tempi di psicosi, gli esperti non hanno registrato alcun episodio di coagulo di sangue.

 

 

L'Ema su quest' aspetto è stata più cauta, anche se va ricordato che la decisione di stoppare Astrazeneca è partita dai singoli Stati. Allo stesso tempo va ricordato che secondo l'Ema il vaccino britannico ha un'efficacia più bassa: con la doppia somministrazione distanziata di 10 settimane eviterebbe l'ospedalizzazione nel 60% dei casi, percentuale che sale all'82 con un intervallo di 12 settimane. Un quinto dei volontari della sperimentazione americana aveva più di 65 anni, e il vaccino, somministrato in due dosi a 4 settimane di distanza, ha fornito la stessa protezione rispetto ai gruppi d'età più giovane. L'Italia ne aveva vietato la somministrazione agli over 55, incertezza che ha accresciuto fin da subito la sfiducia nei confronti di Astrazeneca.

 

 

Intanto prosegue lo scontro tra Bruxelles e la casa farmaceutica, accusata di aver disatteso i contratti di fornitura. L'Ue minaccia la messa in mora e accusa Astrazeneca di aver esportato parte dei vaccini dall'Europa all'Inghilterra. Astrazeneca nega e precisa che l'unico «minuscolo lotto» esportato è uscito dai laboratori di un partner olandese, l'azienda Halix, ma solo perché tale stabilimento «non aveva ancora ricevuto l'autorizzazione a produrre in Ue». L'Oms, commentando i dati americani, ha dichiarato che «sono l'ulteriore prova che il vaccino di Oxford è sicuro ed efficace».

 

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