Pietro Senaldi a L'aria che tira: "Il Pd è una barzelletta: mai un leghista al Viminale? Ecco Mirko Molteni"
"Il governo Draghi ha due grandi sconfitti, il Pd e i Cinque Stelle". Pietro Senaldi, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, attacca il Partito democratico di Nicola Zingaretti. "Luigi Di Maio, almeno, prova a dare una direzione", spiega il direttore di Libero, "quella del Partito democratico è una sconfitta politica, mai un leghista all'Interno e adesso non c'è quello del Pd al Viminale, siamo alla barzelletta", conclude. "Se i Cinque stelle diventano liberali", ironizza Senaldi, "allora me la prendo con il Pd che ancora non si capisce cosa diventerà".
Luciano Fontana, direttore de Il Corriere della Sera, anche lui ospite della Merlino, commenta: "Dei tanti problemi che ha il Pd il tweet di Zingaretti su Barbara D'Urso non mi sembra il più rilevante", premette. "C'è una tendenza a riprendere il legame con i sindacati e con il mondo del lavoro che è il retroterra tradizionale della sinistra italiana", commenta Fontana. "Il Partito democratico deve capire di chi sarà la prossima leadership. Quale direzione prenderà, quale progetto di Paese avrà, quale alleanza è ancora tutto molto confuso".
Del resto, ieri 24 febbraio, nella partita sui sottosegretari, la Lega è stata accontentata visto che Matteo Salvini è riuscito a incassare tutte le sue richieste: Nicola Molteni al Viminale, Gian Marco Centinaio all'Agricoltura, Lucia Borgonzoni alla Cultura. In tutto nove sottosegretari, solo due meno del Movimento 5 stelle, e tre più di Forza Italia e del Pd. Proprio il Pd è stato il grande sconfitto. Nicola Zingaretti, dopo le polemiche interne al suo partito, ha infatti deciso di premiare le donne (cinque su sei posti) ma è stato costretto a cedere due poltrone chiave, quella al Viminale e all'Editoria. Non solo. Zingaretti ha dovuto anche ingoiare un altro rospo, la nomina di Enzo Amendola agli Affari europei. Non proprio un successo, insomma.