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Paolo Becchi, "sono cominciate le purghe". La censura contro Trump è arrivata anche in Italia

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Dopo Donald Trump, Paolo Becchi? Anche l'editorialista di Libero, sostenitore del pensiero "eretico" e certamente non politicamente corretto su molte questioni sensibili, dal Covid alla politica internazionale, sente odore di censura firmata Twitter. "Sul mio account sono iniziate le 'purghe'", rivela amaro il filosofo d'area sovranista, che poi sfida il social dei cinguetii che nelle ultime ore ha chiuso anche l'account del presidente americano uscente, perché giudicato pericoloso e possibile istigatore di violenze e rivolte: "Faccia pure il proprietario, ma lo faccia chiaramente sospendendomi. Così, di nascosto, non si fa".

 

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