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Renato Farina, per poter verificare il lavoro sui vaccini ci dicano quante persone verranno vaccinate

Renato Farina
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 Domenico Arcuri si è intestato la resurrezione dell'Italia. In questa sua pretesa salvifica ha sopravanzato Giuseppe Conte. Si è presentato come super-commissario angelico facendo lo spiritoso da Mara Venier, di cui invidiamo la santa pazienza. Mancava solo che arrivasse con il furgone della Pfizer-Biontech e una siringa in mano, ma si vedeva benissimo che ogni tanto si aggiustava l'aureola di santo del vaccino. Noi siamo disposti a perdonargli tutto, gli chiediamo però di mettere in mostra due doti che siamo certi abbia, ma che finora ha portato con sé, crediamo per umiltà, in modo asintomatico: l'efficienza e la trasparenza. L'efficienza che gli domandiamo è quella che sintetizziamo così in forma di comandamento che viene dal cuore: procura il vaccino che ci spetta in base agli accordi con Bruxelles, non farti fregare sotto il naso i flaconi necessari per immunizzare i 60milioni di italiani. In secondo luogo, fa' in modo che ci sia personale sufficiente per iniettare le dosi in luoghi confortevoli e sicuri. Mancano 15mila tra medici e infermieri idonei a pungere gli aspiranti alla vaccinazione. Mancano i candidati? Esiste una legge del mercato e della dignità: se li paghi mille euro e poco più al mese è ben difficile che i ranghi siano colmati. Non basta chiamarli eroe, bisogna dare il sostentamento necessario. Invece di lasciar succhiare soldi ai truffatori del reddito di cittadinanza, visto che da super-commissario hai voce in capitolo, distoglili quei 4 miliardi dagli investimenti in divani e spostali sui camici.

Abbiamo tutti appreso sgomenti da Arcuri che l'Italia ha in rapporto alla sua popolazione (60 milioni circa) ottenuto dalla multinazionale Pfizer un camioncino da gelataio con 9.750 dosi, invece degli auspicati Tir. In compenso la Germania, sulla base del medesimo criterio, ne ha portati a casa sempre dalla Pfizer 151.125 (83 milioni) , e la Francia 19.500 (64 milioni). Che è successo? All'Europa si è rotto l'algoritmo? Non crediamo che a rallentare la fornitura in Italia sia stato il pedaggio autostradale, o la neve, come cercano di farci credere. Nevica dappertutto. E allora non facciamoci fregare. Tutti dovevano iniziare la vaccinazione il 27 dicembre. La Germania e l'Ungheria il giorno prima. Un giorno di vaccinazioni in più sono morti in meno, non c'è bisogno di essere colti come Di Maio per capirlo. Il Dpcm ha anticipato di quattro ore la messa di mezzanotte, non era una tragedia se si anticipava pure il V-Day. Chiediamo perciò ad Arcuri, lungi dal fare polemica, un chiarimento sul punto. L'Unione Europea, attraverso un suo portavoce, ha candidamente ammesso che la colpa non è della cattiva volontà della Van der Leyen (tedesca), ma è merito della formidabile abilità della Merkel: «La Germania ha ricevuto inizialmente più dosi (oltre dieci volte più del previsto) perché ha ottenuto dal produttore, l'americana Pfizer in combinazione con la tedesca Biontech, un anticipo delle consegne delle dosi previste in dicembre». 

 

 

 

 

 

Come spiegazione non c'è male. Dicono che De Luca sia un furbastro perché ha saltato la coda per farsi vaccinare, applicando la variante napoletana del Covid-19. È stata più partenopea la Merkel che ha applicato la variante tedesca del famoso detto vesuviano: "Arruobbetu? Arrobbo pur' io! Si salvi chi può!". C'è un altro invito che rivolgiamo a Domenico Arcuri. Va bene diffondere il comunicato quotidiano con il numero dei contagiati e quello dei morti, specificando la graduatoria regione per regione. Aggiunga una paginetta. Il numero quotidiano dei vaccinati, Regione per Regione. Non basta, renda noto il dato delle iniezioni praticate in ciascuno dei 27 Paesi d'Europa, così da verificare: 1) la lealtà e la fraternità dell'Unione Europea; 2) la capacità organizzativa e l'efficienza del piano vaccini e della sua realizzazione. Sarebbe un bel bollettino della speranza, e stimolerebbe anche una sana emulazione. E ci permetterà di verificare se le promesse ancora ieri diffuse dal governo («13 milioni di persone vaccinate entro fine marzo», secondo il ministro della Salute Roberto Speranza) saranno mantenute o sono propaganda illusionistica per sopravvivere loro al potere invece che far campare gli italiani.

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