Vittorio Feltri sul coronavirus mutato: "Maldicenze sulla Gran Bretagna? Una vendetta"
La mutazione del virus registrata in Inghilterra viene presentata in questi giorni come una tragedia che si aggiunge a quella in atto a causa del Covid che ha infestato l'Europa, anzi il mondo intero. Cosicché dalla pandemia siamo passati al pandemonio. Se fino a una settimana fa capivamo poco degli accadimenti in campo sanitario, oggi non comprendiamo più niente. C'è chi teme che i vaccini in arrivo non siano idonei a sconfiggere la malattia, per cui annuncia di non avere intenzione di sottoporsi al trattamento consigliato dai medici esperti in materia. Le informazioni che piovono sui giornali e in tv sono confuse e, anziché renderci edotti riguardo quello che succederà, moltiplicano le nostre angosce.
A forza di diffondere bischerate sul dramma che vive l'umanità, i media alimentano i dubbi circa l'efficacia degli antidoti che sono già entrati in circolo o sono sul punto di entrarci. Una quota non indifferente della popolazione, italiana in particolare, invece di confidare nella iniezione salvifica predisposta dagli scienziati, la respinge quale soluzione. La percentuale di coloro che rifiutano la puntura a priori è altissima e scoraggiante. In pratica i no-vax sono curiosamente in crescita. Hanno più terrore del vaccino che non del Corona e questo è sconvolgente. Perché un diniego simile, del tutto immotivato? Talune persone, numerose, sono irrazionali e non riescono a mettersi in testa che allo scopo di evitare di infettarsi devono per forza assumere il vaccino. Coraggio, amici, non arretrate di fronte a una innocua siringa che garantisce la vostra salute. Non impressionatevi per quanto sta accadendo in Gran Bretagna, il virus mutato ha la stessa pericolosità di quello che ci ha attaccato, non di più. Le maldicenze su Londra sono la conseguenza della Brexit, una sorta di vendetta contro i britannici poiché hanno giustamente abbandonato l'Europa conquistandosi la libertà di agire come garba loro. Dio salvi la Regina e i suoi sudditi.