Carlo Nordio, il primo magistrato al Quirinale? Una clamorosa suggestione: forse...
Vi proponiamo "Posta Prioritaria", la rubrica in cui il vicedirettore, Fausto Carioti, risponde alle domande dei lettori.
Dottor Carioti, nell'intervista che lei gli ha fatto, il dottor Carlo Nordio sostiene che il Pd «è terrorizzato dall'idea che un nuovo parlamento a maggioranza di centrodestra elegga il prossimo presidente della Repubblica», il quale «esercita oggi una moral suasion molto più intensa della mera funzione notarile che contrassegnava l'alta carica alcuni decenni fa». Perché tanto panico nel Pd? Il presidente non deve essere "super partes", cioè di tutti gli italiani? Io farei presidente Nordio, oppure Gustavo Zagrebelsky, di cui ho apprezzato il saggio "Diritti per forza". Perché un Nordio o uno Zagrebelsky non possono accedere a questa carica? Perché tutti i presidenti della repubblica sono stati politici? Non mi risulta che la Costituzione preveda questo.
di Antonio Bomparola
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Infatti, caro signor Bomparola, la Costituzione si limita a stabilire che «può essere eletto presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici». Ciò nonostante, tutti i dodici inquilini del Quirinale sono stati uomini di partito, con la parziale eccezione di Carlo Azeglio Ciampi, che prima di arrivare lì era stato premier e ministro di centrosinistra, ma non parlamentare. La ragione nobile è che al massimo livello delle istituzioni è meglio che salga chi già le conosce bene per avere coperto certi incarichi (presidente di una Camera, capo del governo, ministro dell'Interno e così via), ma è più convincente la spiegazione "pratica": visto che lo eleggono loro, scelgono uno dei loro, dal quale sanno (più meno) cosa aspettarsi. Ci sono scarsissime probabilità, insomma, di vedere Nordio o Zagrebelsky sul Colle. Per il primo mi spiace davvero: con la sua cultura delle libertà individuali, simile a quella di Luigi Einaudi, sarebbe un ottimo capo dello Stato. Tutto il contrario di Zagrebelsky: persona integerrima, ma la sua visione secondo cui il diritto deve essere creato dai giudici, e non dagli eletti dal popolo, suscita in me autentico terrore.
di Fausto Carioti