Pietro Senaldi a L'Aria Che Tira: "Conte vince la battaglia ma non la guerra. La Merkel cambierà cavallo"
"Il destino è segnato". Per Pietro Senaldi a Giuseppe Conte non basterà uscire indenne dal voto sul Mes. "Il premier vincerà la battaglia, ma perderà la guerra - spiega in collegamento con L'Aria Che Tira proprio nella giornata in cui al Parlamento si vota sul Meccanismo europeo di stabilità". Per il direttore di Libero, interpellato da Myrta Merlino, è solo questione di tempo, nulla di più. "Al momento bisogna tirare avanti la baracca - è la sentenza -, perché non bisogna fare arrabbiare l'Europa, c'è la legge di Bilancio e il Paese è già esaurito per il Natale in clausura".
Ma dopo sì che il premier dovrà tirare le somme. "La sovrastima di sé ha giocato un brutto scherzo a Matteo Renzi e anche a Matteo Salvini, alla fine giocherà un brutto scherzo anche a Conte". Ma c'è di più perché il prezzo che pagherà il fu avvocato del popolo sarà più salato: "Salvini e Renzi - conclude - avevano l'attenuante di aver ottenuto qualcosa nelle urne, Conte non ha neppure quello". Secondo Senaldi l'unico protettore di cui può godere il presidente del Consiglio è la Germania, ma una volta che Angela Merkel trova chi garantisce la stabilità, "cambia cavallo".