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Vittorio Feltri contro il M5s: "Perdenti e fetenti. La Meloni a tempo debito sarà decisiva per le sorti del Paese"

Vittorio Feltti
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Il Movimento 5 stelle va a congresso nel tentativo di darsi una regolata, ma non crediamo sia in grado di tornare ad essere la macchina da guerra che fu due anni orsono, quando alle elezioni politiche raggiunse il 33 per cento dei voti nazionali. I grillini nel loro esercizio politico hanno rivelato di essere esattamente come apparivano: degli incompetenti, gente priva di cultura e ricca di presunzione. Oggi qualsiasi sondaggio dà i pentastellati vicini al 15 per cento, una percentuale inferiore a quella di Giorgia Meloni, la quale con pazienza e tenacia è riuscita a mettere in piedi un partito di tutto rispetto, una forza che a tempo debito potrà essere decisiva per le sorti del Paese. Gli italiani sono delusi dai cinquestelle e difficilmente li sceglieranno in massa la prossima volta che sarà consentito loro di recarsi ai seggi. 

 

 

 

I vari Di Maio, Crimi e Di Battista si tolgano dalla testa di poter essere in futuro protagonisti del Parlamento, pochi ormai credono in loro come una compagine salda e operativa. Hanno agito con superficialità, facilitando la approvazione di provvedimenti privi di saggezza, dimostrando di essere più ignoranti dei cittadini che li hanno scelti. I quali cittadini comunque non sono affatto innocenti avendo regalato una montagna di preferenze a personaggi indegni di fiducia. Oggi la nostra povera patria ne paga le conseguenze: un terzo dei nostri rappresentanti politici è costituito da incapaci (visti i risultati ) per quanto buoni a tutto, specialmente di combinare pasticci, tipo reddito di cittadinanza e iniziative similari. Va da sé che alle prossime consultazioni i seguaci di Grillo saranno ridotti ai minimi termini, e gli italiani avranno l'obbligo di battersi il petto per aver prodotto la legislatura in corso in cui svetta un coacervo di straccioni senza arte né parte.

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