Vittorio Feltri a L'aria che tira: "In Campania lavoro prevalentemente nero. Chiudere tutto per coronavirus significa far morire la gente"
Coronavirus. Sempre coronavirus. Il tema tiene ovviamente banco a L'aria che tira, il programma di approfondimento del mattino in onda su La7. Ospite in collegamento il direttore di Libero, Vittorio Feltri, che si presta ad alcune considerazioni sul Covid e, soprattutto, sul caso-Campania e la peculiare "zona gialla" ancora assegnata alla regione (mentre la Lombardia è zona rossa ormai da giorni). "Non sono né medico né infermiere, non mi intendo di questa materia - premette il direttore -. Sono riuscito a non prendere io il virus e già questo mi dà una certa soddisfazione: spero di riuscire ancora a combatterlo". Dunque, il focus del discorso si sposta sulla politica: "Però è evidente che in alcune regioni sta accadendo d tutto. Napoli e tutta la Campania sono delle zone particolari, c'è un lavoro prevalentemente nero, che diventa quindi una risorsa e non una violazione della legge. Fermare tutto significa far morire di fame molta gente. Allora la scelta è: o morire di fame o morire di virus. Tertium non datur: non è semplice prendere delle decisioni. Ma fa abbastanza sorridere, amaramente, il fatto che la Lombardia sia zona rossa mentre la Campania, che sta vivendo un momento drammatico, sia zona gialla. Come se fosse una festa continua", conclude Vittorio Feltri.