Paolo Becchi, "era influenza". Picchi di decessi dal 2016 al 2018? "Ma nessuno si sognava di distruggere un paese"
In attesa del nuovo dpcm, della nuova stretta contro il coronavirus, della nuova compressione delle libertà, si fa sentire Paolo Becchi. Su Twitter. Un cinguettio polemico, in cui raccoglie diversi titoli di giornali degli anni passati relativi ai picchi di decessi per normali influenze. Vicende che risalgono agli anni che vanno dal 2015 al 2018, quando il coronavirus ancora non era venuto a funestarci. E Paolo Becchi commenta: "Era l’influenza. Faceva i suoi danni ma nessuno si sognava per questo di distruggere l’economia di un paese e di rendere impossibile la vita ai cittadini. Oggi non c’è più l’influenza, c’è la Covid-19, il coprifuoco, il lockdown, la caccia ai portatori sani ecc ecc", conclude con amara polemica il filosofo.
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