Antonio Socci, il coronavirus e la comunicazione della politica: "Trasecolo, la razionalità dov'è?"
"Ma la razionalità dov'è?" si chiede Antonio Socci sulla comunicazione legata al coronavirus. Comunicazione che sembra a dir poco in cortocircuito. "Io trasecolo. In estate - cinguetta la firma di Libero - quando c'erano 4 morti al giorno di Covid, erano allarmisti e seminavano paura. Da fine settembre quando è ripreso il dramma, e oggi che siamo già a 130 morti al giorno, minimizzano e sdrammatizzano".
"Non è Salvini a diventare europeo, ma il contrario". Socci, un imprevedibile ribaltone
In questi giorni sono tanti infatti gli esponenti del governo (Giuseppe Conte in testa) a reputare lockdown o coprifuoco misure eccessive. Eppure il premier ero lo stesso che ad agosto urlava alla chiusura delle discoteche e all'abolizione della movida. Un caso, in effetti, strano.