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Vittorio Feltri, la rabbia sul coronavirus: "Subiremo altre mortificazioni, ma cosa ci propongono le opposizioni?"

Vittorio Feltri
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Mentre scrivo il governo ha deciso di non decidere, nel senso che farà le ore piccole per stabilire come dovremo comportarci nelle prossime settimane in presenza della ricrescita della pandemia. Però non ci vuole tanto per immaginare che pioveranno restrizioni a tutto spiano: chiusura parziale dei locali pubblici, bar e ristoranti costretti ad abbassare la saracinesca molto presto la sera. Misure dolorose per gli esercenti, già martoriati negli ultimi mesi, eppure indispensabili per frenare la seconda avanzata del Covid. Prevediamo proteste, levate di scudi e addirittura rivolte. Parliamoci chiaro, l'esecutivo sbaglia a tagliare fuori il Parlamento dalle sue delibere unilaterali, tuttavia vorrei sapere che cosa di meglio avrebbero proposto le opposizioni allo scopo di arginare l'infezione.

Non mi sembra che all'estero, in Europa, si siano trovate soluzioni più brillanti delle nostre visto che tutti i Paesi sono messi peggio di noi. Quindi rassegniamoci a subire altre mortificazioni. Alla fine la colpa è soprattutto del virus che non accenna a scomparire, bensì rialza la testa e ci costringe sulla difensiva. Tutto sommato i cittadini si sono comportati abbastanza diligentemente, benché molti di essi, soprattutto giovani, di recente abbiano sbracato nella convinzione che il pericolo fosse scemato. A Milano, come in altre metropoli, la sera certe strade vengono prese d'assalto, una folla straripante di ragazzi si addensa davanti ai caffè alimentando il rischio di contagi. Che in effetti avvengono e incidono sulle statistiche del fenomeno creato dal morbo.

Il problema è che parecchia gente, superata l'iniziale crisi primaverile, ha creduto di poter recuperare le vecchie abitudini sfrenate e non ha tenuto conto che la minaccia non si era estinta. Ora sarà difficile stringere di nuovo le fila, tuttavia dobbiamo metterci in testa che non c'è alternativa alla morigeratezza e alla prudenza. L'obiettivo è la salvezza della pelle e non quello di concedere qualsiasi divertimento ai giovanotti. Ai quali occorre dire di placarsi se desiderano stare in salute. Quanto agli ospedali, quelli del Nord, sono attrezzati e pronti a combattere, mentre quelli del Sud sono insufficienti anche perché gli amministratori regionali erano persuasi che il Corona fosse una maledizione riservata alla Lombardia, quindi non hanno provveduto a potenziare le strutture. San Gennaro non basta a proteggere i meridionali.

 

 

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