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Vittorio Feltri contro Massimo Giannini: "Prima lecca le terga a Giuseppe Conte, ora che si è ammalato si rende conto del bordello italiano"

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 Il mio amico Massimo Giannini, direttore della Stampa di Torino, ieri ha redatto un articolo fortemente critico nei confronti di chiunque abbia qualche responsabilità nel contrasto al Covid. Egli verga dal suo letto di dolore essendo stato colpito dal virus. Capisco e condivido tante sue lagnanze, ma non tutte. 

Il nostro governo indubbiamente ha commesso molti errori, è intervenuto in ritardo, ha pasticciato, ha fatto una gran confusione nell'attribuirsi certi compiti e molti ne ha attribuiti, sbagliando, alle Regioni. Quasi tutti i commentatori per mesi si sono sollazzati attaccando la Lombardia, nella convinzione che Milano e dintorni fossero una fogna in cui la pestilenza prosperava a causa del comportamento della gente dedita al lavoro e insensibile al benessere proprio e altrui. Un divertimento diffuso è stato a lungo lo sputtanamento di Attilio Fontana, preso per i fondelli poiché ha costruito un ospedale deputato alla lotta al Corona in zona Fiera. 

 

I simpatici meridionali esponevano sui muri delle case cartelli in cui si diceva che la presenza dei settentrionali non era gradita. Bergamo è stata affrettatamente giudicata la capitale della morte, e adesso si trascura di osservare che è la provincia più sana, in quanto i bergamaschi ignorano la movida, se ne stanno chiusi in casa, sono prudenti e non si espongono al rischio di contagio. Insomma, caro Giannini, solo perché oggi sei ammalato tu ti rendi conto del bordello italiano? Prima hai leccato le terga a Giuseppe Conte e alla sua banda del filo di ferro, e presentemente ti accorgi che non tutto è filato liscio e ci fornisci un corposo elenco delle manchevolezze dell'esecutivo. Forse avresti potuto svegliarti in maggio o in giugno, allorché il Paese era immerso nella palta. 

Tra l'altro sorvoli sulla circostanza innegabile che la nostra vituperata penisola è messa assai meglio della Spagna, della Francia, del Belgio, dell'Inghilterra, degli Stati Uniti eccetera, per cui è assurdo dichiarare che la Nazione della quale siamo figli faccia schifo. O meglio: fa schifo ma meno di altre e ciò dovrebbe consolare anche te pur alle prese col maledetto morbo. Va da sé che ti auguriamo una pronta guarigione. D'altronde che tu stia già abbastanza bene lo si evince da quanto scrivi e da come lo scrivi. Una considerazione conclusiva: è vero che per fare un tampone un cittadino è costretto a stare in coda ore e ore e questo non è civile. 

 

Eppure il deplorevole fenomeno è provocato dalla sinistra ideologica, la quale non consente ai medici di base e alle strutture private di sostituirsi al pubblico per verificare chi si è infettato e chi no. Pensare che solamente le ASL siano abilitate ad eseguire i tamponi rivela una mentalità da cretini comunisti ignari che la salute non è dello Stato bensì nostra, tua, mia e dei lettori. 

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