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Vittorio Feltri e le code per il tampone: "Se si è talmente tirchi, è giusto che il coronavirus punisca"

Vittorio Feltri
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Impera l'ossessione dei tamponi. Giustamente tutti li vogliono fare, li pretendono per capire quale sia il loro grado di salute. Hanno ragione da vendere. Non si comprende perché questo esame richiestissimo non lo si possa eseguire dal medico di base, quello di famiglia, oppure in una delle strutture sanitarie private. Indubbiamente qui si tratta di pagare 50 o 60 euro, che in fondo è il costo di due pizze, assai inferiore al biglietto di ingresso allo stadio dove si disputa una partita di calcio. È vero, esiste il problema dei poveri che in Italia saranno - spariamola grossa - 3 o 4 milioni. Normale che costoro debbano ottenere il servizio gratis, ma gli altri 56 milioni di connazionali avranno in tasca i pochi spiccioli richiesti per verificare se si sono beccati o no il virus.

 

 

Chissà perché ha preso piede l'idea che chiunque, a prescindere dal reddito, abbia diritto a farsi curare gratuitamente, quando è falso pensare che la salute sia pubblica. La salute è mia, è tua, non dello Stato e tocca a me o a te tutelarla. Spendiamo quattrini per acquistare ogni genere di mercanzie, spesso inutili, e diventiamo stitici di fronte alla necessità di sborsare 60 euro per essere "tamponati" evitando code estenuanti che comportano perdite di tempo, notoriamente definito denaro. La tivù ha mostrato scene surreali a Roma e perfino a Milano: file di automobili piene di persone in attesa di farsi esplorare il naso e la gola onde accertarsi di non essersi preso il Covid. Ciò è ingiusto e incivile. L'utilizzo del tampone richiede un intervento del dottore della durata di cinque minuti, parlo per esperienza. Poi si sgancia una banconota arancione e dodici ore dopo si riceve il responso. Pratica conclusa.

Vi sembra una cosa complicata? Adottiamo questa semplificazione e che la storia sia finita. Se poi uno è talmente tirchio da rifiutarsi di mettere mano al portafogli ed estrarvi una somma ridicola è giusto che il virus lo punisca e magari lo mandi al cimitero. Chissenefrega. Quindi date ai medici che hanno uno studio o lavorano in una clinica l'opportunità di eseguire l'agognata verifica, e non sarà mai una cifra così modesta a gettare in rovina abbienti e indigenti. Per concludere, vorrei dire a chi ha deplorato Conte poiché ha raccomandato di usare la mascherina pure in casa di tenere la bocca chiusa. È noto che la fonte dei maggiori guai umani è la famiglia, anche in campo virale, tant'è che la massima quantità di contagi è avvenuta tra le mura domestiche. Informarsi prima di blaterare.

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