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Vittorio Feltri attacca il Corriere della Sera: "Bassezza inimmaginabile contro i suoi collaboratori", ecco quanto vengono pagati

Vittorio Feltri
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Non è una novità che i giornali cartacei siano in crisi, nel senso che il pubblico è più orientato a informarsi, si fa per dire, tramite web che non attraverso i tradizionali quotidiani palpabili. Tuttavia non potevamo immaginare che un colosso come il Corriere della Sera potesse giungere a un livello di bassezza di questo tipo. Udite. D'ora in poi ogni articolo concordato con la direzione sarà pagato all'autore 50 euro lordi. Cioè una miseria di genere extracomunitario. Mentre i pezzi inviati spontaneamente dai pubblicisti in redazione saranno pubblicati a titolo gratuito. Queste brutte novità sono state comunicate urbi et orbi ai cronisti per mezzo di una lettera collettiva che ha suscitato lo sconforto di tutto l'organico, il quale sarà costretto a fare la fame o a cambiare mestiere, ché forse sarebbe meglio visto che i giornalisti ormai incassano meno di una colf e neppure sono considerati. Intendiamoci.

 

 

Comprendiamo le esigenze di bilancio, dato che gli introiti delle aziende editoriali sono sempre più esigui. Anche noi di Libero non largheggiamo nei compensi, ovvio, siamo piccoli, eppure non quanto il Corriere della Sera il quale si dà arie da grande mentre tale non è. Questa nostra sconsolata nota deve suonare come un allarme: siamo tutti nella me**a ma via Solferino ne è la fabbrica. Viva Libero che resiste eroicamente e rispetta i propri valenti collaboratori. 

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