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Paolo Becchi, il gioco dell'oca di Conte sul coronavirus: "Lo scopo della sua dittatura sanitaria"

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Giuseppe Conte ha deciso di prolungare lo stato di emergenza per il coronavirus fino al 31 gennaio 2021. Una scelta quasi obbligata dal punto di vista epidemiologico, se si considera che i casi stanno salendo in maniera importante e che c’è il serio rischio che si presenti una seconda ondata devastante come sta avvenendo in Francia e Spagna. Non tutti però sono d’accordo con questa proroga, a partire da Paolo Becchi: “Sembra il gioco dell’oca. Si ritorna al punto di partenza con nuovi Dpcm, nuove restrizioni delle libertà personali. Stiamo scivolando lentamente verso una dittatura sanitaria che ha il solo scopo di mantenere in vita un governo che sta portando il paese al collasso”. Un’opinione molto dura, quella del professore, che in parte ha ragione: è vero che l’esecutivo giallorosso trae vantaggio dall’emergenza, ma allo stesso tempo non si possono sottovalutare dati oggettivi che oggi sono preoccupanti ma che domani possono diventare una nuova catastrofe. Eppure per Becchi “non c’è alcuna emergenza sanitaria” ma soltanto “un governo di incapaci che sopravvive solo grazie a un’emergenza che loro con l’aiuto dei media hanno costruito”. 

 

 

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