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Paolo Becchi contro Giuseppe Conte: "Coronavirus politicamente risorto, stato di emergenza permanente"
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“Il coronavirus è politicamente risorto. E così ci si avvia ad una proroga della proroga dello stato di emergenza”. Così Paolo Becchi si è espresso sui social sull’intenzione di Giuseppe Conte di prolungare la crisi del Covid fino al 31 gennaio: una scelta giustificata dall’aumento costante di contagi e ricoveri registrato nelle ultime settimane e determinato dall’estate allegra degli italiani, che adesso attendono di scoprire l’effetto delle riaperture delle scuole sui bollettini del ministero della Salute. Proprio nella giornata di ieri, giovedì primo ottobre, è stato registrato il più alto numero di nuovi casi giornalieri dal 24 aprile, quando il paese era in pieno lockdown ma faceva registrare 10 volte i decessi attuali. Secondo Becchi ci sono però motivazioni prettamente politiche dietro la decisione di Conte di prolungare lo stato di emergenza, che il professore considera ormai “permanente”: difficile dargli torto, visto che il premier e tutto il governo hanno tratto giovamento dal coronavirus per rafforzare la loro posizione.
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