Vittorio Feltri e il riscaldamento globale: caldo e freddo sono solo delle opinioni
Da quando sono al mondo constato, termometro alla mano, che a luglio fa un caldo della Madonna. I condizionatori d'aria girano a mille nelle abitazioni e negli uffici. La gente sbuffa, si lagna, teme di non resistere e frigna in continuazione. Se incontri un amico la prima cosa che ti dice è la seguente: «Dio mio che afa! Non si resiste più». Ogni anno le solite lamentele. Ricordate il ministro della Salute Sirchia quando, in questa stagione ovviamente non fresca, raccomandava ai vecchi di ripararsi dal clima rovente nelle chiese oppure nei supermercati? Consigli modesti nella forma ma efficaci nella sostanza.
Da che esiste la Terra l'estate minaccia di soffocarci, è una realtà nota e stranota eppure, non appena il termometro si alza per motivi stagionali, il popolo ripete puntualmente l'abituale scontato brontolio. Negli ultimi tempi in particolare è dilagata una moda ecologista che attribuisce al surriscaldamento generale del pianeta la causa dell'aumento delle temperature. Trattasi di fandonia. Tanto è vero che proprio nel mese appena trascorso si è registrata una rara frescura che dall'inizio del secolo scorso ci sognavamo. Un luglio meraviglioso durante il quale per fortuna non abbiamo mai sudato. Personalmente ho sempre dormito con una copertina sul letto, mai acceso il condizionatore né in casa né in redazione. Scusate, ma il surriscaldamento del globo dove era andato a finire?
Negli ultimi tre giorni, invece, è esplosa una calura fastidiosa e allora i climatologi hanno ricominciato a rompere i coglioni, ridando fiato alle recriminazioni della ormai famosissima Greta e dei suoi seguaci numerosi. Sono state sufficienti 48 ore di estate autentica, simile a quelle vissute per decenni, per alimentare gli argomenti falsi dei catastrofisti che annunciano l'imminente estinzione dell'umanità per arrostimento. Da specificare che la meteorologia prevede nelle prossime ore la classica prima pioggia d'agosto che, come affermavano i nostri vecchi, immancabilmente rinfresca il bosco. E allora come la mettiamo? Siamo sul punto di ardere oppure andremo avanti come di consueto tra vampate e brividi? Coloro che si ergono a studiosi senza avere studiato un bel niente dovrebbero solo tacere e aspettare gli eventi climatici senza stupirsi se d'inverno si gela e d'estate bisogna tergersi la fronte. Il caldo e il freddo non ci mancheranno mai, semmai sentiamo l'esigenza di un po' di silenzio. Quando ero un bambino non disponevamo di frigoriferi, doveva bastare la ghiacciaia, e combattevamo l'arsura col ventilatore. Adesso ci tocca sopportare le chiacchiere di Greta e dei vari gretini. Tuttavia le stagioni sono sempre quattro durante le quali le condizioni termiche mutano senza il nostro permesso.
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