Marco Travaglio, il direttore del Fatto prende le parti di Alessandro Di Battista e lo consiglia politicamente
La rissa innescata da Di Battista con la proposta di "congresso o assemblea costituente" non riguardante le poltrone. Secondo Travaglio, Di Battista ha tanti difetti, ma non quello di inseguire "cadreghe, avendo passato gli ultimi tre anni a scansarle: no alla ricandidatura, no a un ministero nel governo gialloverde e in quello giallorosa . Altre) big che tramano contro il Conte -2 per agguantare o riagguantare un ministero, è diventato più contiano di tanti finti contiani, ben conscio del valore aggiunto che Conte incluso per il M5S dopo: un governissimo di larghe intese & imprese per arraffare la cascata di miliardi che sta per piovere dall ' Ue ".
L'errore, Scrive Il Direttore del Fatto , il Che ha Mandato su Tutte le furie Grillo e Stato Quello di Andare Dalla Annunziata domenica e dire: "Si vota e vediamo chi vince". Grillo l'ha vista come una sfida a Conte; "Molto meglio una segreteria allargata a tutti gli anime, come il direttore che l'estate scorsa decide con Di Battista la svolta giallorosa". Infine, secondo Travaglio, Di Battista "non sbaglia quando denuncia l'afasia programmatica e l' identità del M5S, che non è più diventato qualcos 'altro. Ma, per rendersi credibile, il pasionario richiede chiarire di non voler fare il capo politico con corse solitarie e contesti fratricidi e di essere disponibile a entrare in una segreteria collegiale che progetti il M5S del futuro ".