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Vittorio Feltri contro Renzi e Bonafede: "Un ovino e una squallida messinscena, perché siete imbarazzanti e farseschi"

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Non ha avuto alcun senso votare la sfiducia al ministro Bonafede benché questi non meriti alcuna fiducia, e non lo diciamo per antipatia nei confronti di questo signore, ma perché il suo operato da guardasigilli ha fatto accapponare la pelle. Quel voto che ha confermato lo status quo non si doveva fare poiché inutile, cioè dall'esito scontato. Chiunque possieda un minimo di dimestichezza con la bottega politica era consapevole che bocciando il succitato Bonafede il governo sarebbe caduto, con le immaginabili conseguenze. Non esiste in Parlamento una maggioranza alternativa alla presente, pertanto Sergio Mattarella sarebbe stato costretto a sciogliere le Camere in un momento in cui il Paese ha bisogno di tutto tranne che di una crisi al buio. Non solo si sarebbe scatenata una calamità, dato che infuria il virus, la gente è in bolletta, l'economia langue, tutta roba che comunque incide negativamente. Si dà altresì il caso che qualora avessero preso il via i comizi tipici dell'inizio di una campagna elettorale, deputati e senatori del Pd, dei 5 stelle e di Italia Viva si sarebbero metaforicamente sparati.

 

 

Molti di essi difatti avrebbero perso la poltrona con poche, pochissime speranze di riprenderla. Cosicché tutti coloro che finora hanno sostenuto l'esecutivo è ovvio che si siano alleati per scongiurare il crollo di Conte e dei suoi amici. E così è stato. E - ripeto - ciò era prevedibile. Quella di ieri a Palazzo Madama è stata una squallida messinscena la cui conclusione non deve stupire nessuno che sia munito di un pizzico di esperienza. Anche l'aggressività di Matteo Renzi alla vigilia della conta era semplicemente platonica, dimostrativa e priva di un obiettivo che non fosse la convalida di questo miserando gabinetto, il cui capo ha dimostrato di essere un abile difensore di se stesso nonostante trascorra il tempo a scrivere decreti di centinaia di pagine, seppure totalmente vuoti di ogni significato. Renzi si è atteggiato a lungo da lupo, però alla fine ha emesso un belato ed è tornato all'ovile quale agnellino.

Cosa altro avrebbe potuto compiere? Secondo me avrebbe fatto meglio a tacere allo scopo di evitare una figura da ovino, in attesa di un tempo più opportuno per sferrare attacchi al governo nato, peraltro, con la sua benedizione. L'ex rottamatore ha un proprio talento, ma l'impressione è che lo abbia almeno in parte smarrito. I sondaggi lo danno quasi rasoterra, è ancora capace di parlare con efficacia, tuttavia non riesce a tradurre in realtà ciò che declama con una abilità pari all'inconcludenza. Gli auguriamo di risorgere in fretta. Con questo personale politico agitato ma smarrito non c'è verso di fare un passo avanti e neppure uno indietro.

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