Antonio Socci contro Giuseppe Conte: "Teniamo a mente le sue parole", così il 25 febbraio sui tamponi
Sullo stesso argomento:
Era il 25 febbraio, quando il premier Giuseppe Conte, agli albori dell'emergenza coronavirus, disse alcune parole che col senno di poi rischiano di ritorcersi contro di lui. In primis: "Si tratta di un'emergenza, non una catastrofe". E ancora: "Dobbiamo collaborare" (come no...). Infine una terza e ancor più pesante frase: "Con i tamponi per il coronavirus abbiamo esagerato". Insomma, ne sarebbero stati fatti troppi. Ed è in particolare su quest'ultima affermazione che, a distanza di più di un mese, si concentra Antonio Socci. La rilancia su Twitter, insieme a un articolo che raccoglieva le parole del premier, condita dal commento: "Teniamo a mente questa dichiarazione del 25 febbraio...". Già: come spiega quelle parole, premier Conte?