Vittorio Feltri contro Christine Lagarde: "Questa signora un po' labile va rinchiusa, ci disprezza"
Madame Lagarde, succeduta a Mario Draghi ai vertici della Bce, giovedì inavvertitamente ha sparato una minchiata supersonica in conseguenza della quale le Borse europee hanno subito un tracollo storico. Non si è capito cosa sia passato per la testolina della signora, ma è un fatto che le sue parole di sostanziale disprezzo nei confronti dei cosiddetti Paesi membri hanno provocato un terremoto finanziario.
Ella in pratica ha affermato che la Banca centrale non avrebbe perso tempo a sostenere le Nazioni in crisi a causa della pandemia in atto nel continente, anzi nel mondo. L'elemento più stupefacente tuttavia non è che la sciocchina abbia dato aria ai denti, bensì la circostanza che quasi tutti gli operatori l'abbiamo presa sul serio. Il che dimostra che anche essi sono abbastanza stolti, altrimenti udendo certe frasi sconnesse avrebbero fatto spallucce.
Questo è grave quanto fu grave la decisione che venne assunta a suo tempo di issare la Lagarde in una posizione apicale del massimo istituto monetario europeo. Sicuramente, allora, questa signora un po' labile fu promossa ai sommi livelli in quanto donna, il che stando alla moda corrente è un requisito importante per fare carriera: si trattava di compiacere coloro i quali tengono a comprovare platealmente che apprezzano i virgulti femminili. Niente di male, tuttavia quando c'è di mezzo un ruolo delicato come quello che prevede la gestione della Bce forse sarebbe necessario un pizzico di prudenza.
Così come richiederebbe accortezza dare retta ad una tizia sprovveduta che inopinatamente muove le leve di un frangibile sistema finanziario, da cui dipende la salute economica dell' Unione europea. Insomma, non riusciamo a comprendere se sia peggiore la lady o i gentiluomini che l'hanno ascoltata convinti che fosse la bocca della verità. È probabile che sia lei che costoro meritino di essere mandati al diavolo. Tanto è vero che la Banca, resasi conto della gaffe della Lagarde, ieri ha mobilitato Philip Lane, capo economista dell' istituto, allo scopo di tranquillizzare i mercati.
Operazione riuscita, tant'è che le Borse hanno ricominciato a galoppare disinvoltamente. Incidente chiuso. Ora bisogna rinchiudere pure la signora. Quanto ai grandi della finanza che hanno bevuto dalle sue labbra sarebbero degni di ottenere almeno un calcio nel didietro.