Alta tensione nel Paese delle polemiche
Mattias Mainiero risponde a Rolando Spinelli
Vedendo i disordini della Val di Susa e gli altri che per induzione si sono verificati in Italia, i politici con il governatore del Piemonte in testa auspicano un abbassamento della tensione. Un appello poco azzeccato pensando che un uomo sta lottando tra la vita e la morte proprio a causa di una scarica elettrica ad alta tensione. Chissà se si sono resi conto della battuta infelice. Rolando Spinelli e.mail Probabilmente no. Anche perché, se se ne fossero resi conto, avrebbero cambiato battuta. Il diavolo, caro mio, si nasconde nei dettagli, e a volte anche nelle frasi fatte. Ma lei, piuttosto, si è accorto di quell'altro termine, di quell'induzione da lei usata? Induzione, sostantivo femminile: in italiano ha tre significati. Quello filosofico, cioè il ragionamento induttivo e dunque, per estensione, la supposizione, la congettura. Poi c'è il significato fisico, ed eccolo qui il diavolo che di nuovo si nasconde nei dettagli e nelle frasi fatte: induzione è l'azione che certi corpi, interessati da fenomeni elettrici o magnetici, esercitano a distanza su altri corpi. Induzione elettrostatica, magnetica, elettromagnetica. Era il caso, pensando, uso le sue parole, che un uomo sta lottando tra la vita e la morte a causa di una scarica elettrica? Che facciamo, Spinelli, critichiamo i politici e poi li imitiamo? Terzo significato, più interessante: induzione intesa come spinta, in una specie di catena o spirale nel nostro caso della polemica e della protesta, il farmacista che si incavola, il tassista che segue a ruota (tanto per usare una frase fatta), il benzinaio che non vuole essere da meno, il tizio che non ha nulla da recriminare ma, visto che tutti si innervosiscono e si arrabbiano, si altera anche lui. Tu protesti e io ti emulo, tu polemizzi e io mi metto all'altezza, tu evadi le tasse e io faccio altrettanto. Tu induci, io ci casco e replico, tu ribatti e tutti insieme freghiamo questo Paese di emulatori soffocandolo di polemiche. Sì, sarà pure una sciocchezza linguistica e, involontariamente, una mancanza di sensibilità, ma questa tensione alla critica, a non essere mai contenti, a cercare sempre il pelo nell'uovo, a non avere mai fiducia, questa induzione all'autolesionismo e a volte (no global eccetera) addirittura a delinquere, bisogna abbassarla. Come la Val di Susa ampiamente insegna. E come, nel loro piccolo e piccolissimo, confermano certe frasi tutto sommato scontate e inoffensive eppure fonte di polemica. [email protected]