Professori a ripetizione da Tremonti
Mattias Mainiero risponde a Paolo Carnevali
E' il coraggio che manca. Dopo Prodi, Ciampi e Padoa Schioppa, i quali sapevano benissimo quale politica economica andava fatta, ma ne hanno praticata un'altra bassamente asservita a scopi partitico-elettorali, ci si aspettava qualcosa di molto diverso dai “secchioni” voluti da Napolitano. E' mancato il coraggio o peggio? Paolo Carnevali e.mail E' mancato molto. In compenso, i tecnici sono stati molto bravi a dare contentini sapendo che solo di contentini si trattava. Specchietti per le allodole ad uso e consumo di quelle parti politiche che in Parlamento devono appoggiare i provvedimenti governativi. Prenda la tassazione dei capitali scudati, vero e proprio favore al Pd che aveva bisogno di qualcosa, anche qualcosa di inutile, per poter dire che la manovra tutto sommato tanto iniqua non è, che anche i privilegiati pagano, che l'Italia ha cambiato rotta. Il provvedimento, appena approdato alla Camera, è stato subito bocciato dai tecnici di Montecitorio, evidentemente più tecnici dei tecnici al governo: quei soldi, quasi sicuramente, non potranno mai essere incassati perché, nel frattempo, i capitali possono essere stati investiti altrove (chissà dove) e perché gli intermediari finanziari (gli unici che conoscono i nominativi degli “scudati”) potrebbero non essere più in possesso delle somme. Perché un “signore scudato” potrebbe aver fatto rientrare i suoi capitali in Italia. Poi se li è giocati al casinò o li ha dilapidati in qualche modo. E non esistendo o non potendo essere rintracciato il capitale, la tassazione del capitale diventa puro esercizio di fantasia finanziaria. Acqua fresca. Se preferisce: aria fritta. Contentini, appunto, che certo non si addicono ad una manovra che voleva essere seria ed equa. Ha ragione lei, caro Carnevali: è mancato il coraggio di andare fino in fondo laddove bisognava andare fino in fondo ed è mancata la fantasia necessaria per varare provvedimenti che non fossero la solita Ici e il solito aumento dell'Iva e la solita manovra sulla benzina (roba da Prima repubblica). E' mancata, anche, la conoscenza di certi meccanismi, visto che i professori scrivono saggi e fanno lezione agli studenti, poi, come si sa, la pratica è un'altra cosa. Secchioni rimandati (o bocciati?) in economia e finanza. Dovranno rifare gli esami. Nel frattempo, potranno andare a ripetizione privata da Tremonti, se il professore è disposto a dar loro una mano. [email protected] Egregio Mainiero, da quando Monti è stato nominato senatore a vita, e successivamente incaricato di formare il governo, ha assunto un'aria che me lo ha reso sempre meno simpatico. Ciò detto, dò per scontato che il professore sia dotato di notevole intelligenza e che, pertanto, non possa aver partorito questa manovra finanziaria senza aver previsto un secondo tempo, costituito da interventi incisivi volti ad aggredire l'evasione fiscale, ridurre gli sprechi e promuovere la crescita. Obiettivi, questi, misurabili bene solo a consuntivo, e che, a preventivo, non sarebbero stati in grado di convincere nè i mercati nè le pseudo-autorità europee. Una volta raggiunti tali obiettivi, confido si ridurranno le sofferenze degli italiani (quelli che già soffrivano e che oggi sono chiamati per ulteriori sacrifici). Solo una pia speranza, la mia, o il ragionamento ha una logica condivisibile? Ivan Dognazzi Crema Per ora una speranza, che ovviamewnte tutti vorremmo si avverasse. In seguito al famoso attentato contro il direttore di Equitalia, questo ente sta elemosinando consensi all'interno della popolazione, supportato solo dai politici, da quei partiti che ormai possono contare solo più sul 14% della popolazione. Questo astio nei loro confronti arriva dalle rivelazioni di Report: gli italiani scoprono che la legge è simile per alcuni, altri ne sono esentati avendo una sorta di impunità. Non è semplice entrare a fare parte di questo ristretto club, qualcuno ci riesce e per farlo occorre evadere alla grande. Più alta è la cifra che è stata evasa più alto è lo sconto che viene concesso. Se Equitalia crede ancora di poter contare sulla fiducia del Paese dia segnali concreti, non andando a pignorare e mettere all'asta l'abitazione di un malato di Alzheimer per un debito di 63 euro ma dimostrando di essere in grado di recuperare sul serio i 96 miliardi dell'evasione delle slot machine. Emma Cheroni Scotti e.mail Dottor Mainiero, ho paura quest'anno di far sapere a Monti che in casa ho fatto un grande Presepe perché ho paura che mi faccia pagare l'Ici sulle casette dei pastori. Stia attento pure lei a non farglielo sapere. Valentino Castriota Trepuzzi (Lecce) Non abbia paura: le casette dei pastori non pagano l'Ici. Esentate in quanto facenti parte del vasto patrimonio in qualche modo riconducibile alla Chiesa. Buon presepe. Egregio Dottor Mainiero, è ovvio che la vergogna non ha limiti ed è ormai dimostrato (vedi servizio su "la 7") che la maggior parte dei parlamentari sta in Parlamento per assicurarsi un tranquillo futuro di rendita. Bisognerebbe metterli ai lavori forzati o mandarli giù in Africa dove si muore perchè non c'è acqua. Mi vergogno in questi casi di essere Italiano. Ma guarda un po' che invece di vergognarsi loro, sono io che mi devo vergognare di avere dei rappresentanti malandrini. Alarico Parodi e.mail Come era prevedibile ora il presidente del Consiglio sarebbe intenzionato a imporre il conto corrente a tutti i pensionati. Con grande soddisfazione delle banche. Un personaggio come Monti, tanto inflessibile con Microsoft, pronto a attirarsi le ire di mezzo mondo per difendere il libero mercato, ora si abbassa a questi mezzucci per costringere tutti gli italiani a versare l'obolo al sistema bancario. Mentre il limite per i pagamenti in contanti scende sempre più per le stesse ragioni di cui sopra, sta per partire uno dei tanti quiz in televisione dove Gerry Scotti mostra in bella vista un bel cumulo di banconote per un totale di un milione. Come faranno a realizzare questo programma apparentemente fuorilegge? Eva d'Oliva e.mail Apriranno un conto corrente milionario: la tv può permetterselo.