Addio a Edoardo Mangiarotti, campione mancino della scherma
E' morto a 93 anni l'azzurro che ha vinto il maggior numero di medaglie olimpiche: sei ori, cinque argenti e due bronzi
Lutto nella scherma: è morto questa notte Edoardo Mangiarotti. Il grande campione italiano è stato il più grande atleta della scherma italiana, unico schermitore due volte portabandiera alle olimpiadi, con al suo attivo tredici medaglie, sei ori, cinque argenti e due bronzi. Era da tempo malato e si è spento nella sua casa di Milano all'età di 93 anni. La camera ardente dal pomeriggio di oggi a via Solferino a Milano, mentre i funerali si dovrebbero svolgere lunedì. Il medagliere - Edoardo Mangiarotti era nato a Renate (Milano) il 7 aprile 1919, specialista di spada e fioretto impostato come mancino, allievo e figlio del maestro Giuseppe Mangiarotti, è stato l'azzurro che ha vinto il maggior numero di medaglie olimpiche, partecipando come atleta ai Giochi del 1936 a Berlino (1 oro), del 1948 a Londra (2 argenti - 1 bronzo), del 1952 ad Helsinki (2 ori - 2 argenti), del 1956 a Melbourne (2 ori - 1 bronzo) e del 1960 a Roma (1 oro - 1 argento). In queste due ultime edizioni dei Giochi è stato anche Portabandiera della squadra italiana unico, insieme al marciatore Ugo Frigerio, a ottenere questa duplice e onorifica designazione. Gare ferme - La notizia della morte di Mangiarotti, è arrivata durante i campionati italiani di scherma. Le gare sono state fermate per un minuto in segno di rispetto, e il presidente della Federscherma Giorgio Scarso ha ricordato il campione azzurro: "Se ne è andato il più grande atleta della nostra disciplina, c'è grande commozione in tutti noi. Dobbiamo dare in ogni competizione il massimo e tirare ogni stoccata con l'infinita passione che lui aveva per questo sport".