Celentano dal vivodopo 18 anniMa con Morandi
L'esilio dai concerti è finito: il Molleggiato sul palco l'8 e 9 ottobre. Ma con una spalla
Nel pianeta delle sette note, da tempo circolavano strani sussurri attorno al nome di Adriano Celentano. Si paventava un possibile ritorno del Molleggiato sul palco di un concerto-evento e in un luogo suggestivo. Claudia Mori, la vera capo-Clan del mondo di Adriano, ci stava lavorando sopra in gran segreto da mesi. E, con lei, Gianmarco Mazzi e Lucio Presta, i registi delle ultime edizioni del Festival di Sanremo. Compreso l'ultimo, quello del febbraio scorso, che ha visto Celentano ingombrante mattatore, nelle vesti di cantante e - ahinoi - anche in quelle di frullatore di (deliranti) polemiche. Da ieri c'è la conferma del gran ritorno: il 74enne ragazzo della via Gluck ha deciso di tornare a cantare dal vivo dopo 18 anni di esilio volontario dai concerti veri. Accadrà all'Arena di Verona l'8 e il 9 ottobre prossimi. Due show che saranno riprese dalle telecamere, probabilmente della Rai anche se le trattative tra la Mori e la tv di Stato sono al momento travagliate dopo la bufera suscitata dal marito a Sanremo, quando si abbandonò a monologhi sopra le righe. In alternativa c'è Sky, la piattaforma satellitare con cui Adriano ha da tempo in sospeso un cartoon che, probabilmente, non vedrà mai la luce. Ma la vera notizia è un'altra: sul palco dell'Arena, Adriano non sarà solo: accanto a lui, come partner, ci sarà Gianni Morandi. L'amico da 50 anni che, nell'operazione, ha avuto un ruolo non secondario. Al termine dell'ultimo Festival, presentato da Morandi, i due avrebbero maturato l'idea del concertone doppio. Dopo la morte di Lucio Dalla, e in segno di amicizia profonda, Celentano chiese proprio a Gianni di accompagnarlo sulla tomba del cantautore bolognese. Poi i due si sono sentiti e visti spesso, da vecchi sodali che, musicalmente, parlano la stessa lingua. Morandi ha trascorso una vacanza nella villa che Celentano possiede ad Asiago. Tra accese sfide a carte (i due sono giocatori incalliti) e grandi mangiate, il progetto si è concretizzato: Celentano canterà dal vivo all'Arena la prima parte dello show, poi duetterà con l'ex ragazzo di Monghidoro, accompagnato da un'orchestra diretta da Fio Zanotti. Lo stesso maestro che guidò Morandi e Celentano nell'ultima serata del Festival, conclusa con un'intensa interpretazione di Ti penso e cambia il mondo. Incisa dai due nei mesi scorsi, questa canzone farà parte di un disco che uscirà a fine anno, dopo i live di Verona. L'occasione dell'Arena è storica e riporterà alla mente incontri musicalmente sublimi del passato: quello, a Studio Uno, fra Battisti e Mina; quello tra Dalla e De Gregori nel tour Banana Republic; e quello dei Tre Tenori, Pavarotti, Carreras e Domingo. Per l'evento si spera che Celentano torni in piena forma vocale: le ultime uscite live del Molleggiato - Ariston a parte dove sproloquiò nei monologhi ma cantò divinamente - non sono passate tutte alla storia. Nel 1994 tenne l'ultimo trionfale tour europeo che si chiuse al Forum di Milano. Tre anni dopo si esibì al cospetto di Papa Giovanni Paolo II con tre brani: Disse, Pregherò e Ciao ragazzi. Nel 2000 presenziò a un concerto in onore di Fabrizio De Andrè ma steccò a tal punto durante l'interpretazione de La guerra di Piero che la registrazione non fu neppure inserita nel cd celebrativo. Nel 2008, tifoso dell'Inter, durante una festa dedicò Il ragazzo della via Gluck a Massimo Moratti, ricordandosi a malapena il testo. Infine, lo scorso anno, fu invitato al concerto benefico promosso a Genova e presentato da Beppe Grillo: dei 3000 biglietti ne furono venduti la metà. Flop d'immagine che non ha scoraggiato il Molleggiato, pronto a tornare in pista. All'Arena di Verona. Con Morandi a fianco. Per sentirsi ancora un Yuppi Du sulle molle. Unico consiglio che diamo al 74enne della via Gluck: all'Arena, canti soltanto. Di sgangherati comizi, non ne sentiamo certo la mancanza. di Leonardo Iannacci