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Rossi dice addio al 'suo' chitarrista Solieri: "Vai a farti f..."

E in un'intervista ad A si parla di un futuro programma in televisione

Alvise Losi
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Vasco Rossi continua a combattere e litigare a muso duro, da vero rocker. Ma lo fa via Facebook, come fosse un quindicenne. Scontro fraterno - L'ultimo capitolo non riguarda i soliti battibecchi con Luciano Ligabue, che ancora non si è capito fino a che punto fossero seri o scherzosi. Vasco ha pubblicato sul suo profilo facebook una lettera molto dura indirizzata al suo storico chitarrista Maurizio Solieri: "Benvenuto nello spietato e violento mondo del rock!". Firmato: Vasco. Ma non è che il rocker di Zocca sia impazzito tutto d'un tratto. Vasco si è sentito costretto a rispondere alle dichiarazioni altrettanto pesanti che lo stesso Solieri aveva fatto in un'intervista a La Stampa: "Siamo gomito a gomito quando si prepara una tournée o si fanno arrangiamenti a un pezzo. Per il resto... Da anni, lui vive separato dai mortali". E poi giù a parlare di un Vasco "incazzato col mondo" e che "forse non sta bene", con il quale i rapporti sono ormai solo di tipo professionale. Reazione immediata - E il Blasco non ha potuto far finta di niente. Parte con un breve excursus sulla storia della loro amicizia. Poi però passa a una serie di attacchi, su più piani. Prima quello musicale: "Ti sentii suonare la chitarra una sera al bar e rimasi stupefatto. Suonavi esattamente come oggi. Ed è questo il punto caro Solieri. Da quando abbiamo cominciato nel 78  non sei cambiato di una virgola. Non sei cresciuto…non ti sei evoluto … non ti sei mai perfezionato e sei rimasto nel tuo mondo di assoli molto spettacolari ma poco precisi…e negli anni novanta sono arrivati quelli che non sbagliavano una nota…quelli come Stef (Burns, l'altro chitarrista di Vasco, ndr). Dovevi essere tu Stef secondo me. Ma tu non lo ammettevi neanche. Ricordi le litigate per gli assoli da dividere e che la dura e spietata legge del rock non ammette ed è molto chiara. Chi suona meglio sta sul palco chi non tiene il passo e rimane indietro va a casa. E non sono io che lo decido". "Non saresti nessuno" - Ma Vasco ha solo iniziato, dall'attacco musicale passa a quello professionale. "Sei sempre stato un fuoriclasse ma non sei diventato un professionista. Tu suoni solo come vuoi o puoi tu. Infatti non hai mai suonato con nessuno altro. Solo con me. E a un certo punto dopo aver scherzato giocato fatto cazzate di tutti i tipi o diventi un professionista o vai a casa. Anche oggi in ogni intervista dimentichi che hai potuto esprimere il tuo talento solo grazie a me. Altrimenti dimmi con che gruppo avresti suonato? È ora che vi ricordiate ragazzi che io ho cominciato a scrivere le canzoni. Io ho cominciato ad andare davanti alla gente con la mia faccia e il mio nome. Io ho cominciato a cantarle e voi eravate degli orchestrali. Eravate tutti sostituibili anche se per me eravate i migliori. L'unico insostituibile ero io. Questa è la realtà caro Solieri. Ti dirò di più: da dieci anni, da quando è morto Massimo (Riva, altro chitarrista di Vasco deceduto per overdose di eroina, ndr), io e Guido ogni volta che dobbiamo organizzare un tour e scegliere i musicisti ci dicevamo: 'Ma Solieri? Lo lasciamo a casa? A noi serve un chitarrista ritmico non un altro solista rimasto negli anni Ottanta'. Poi alla fine per affetto, per la storia, per i fans decidevamo ogni anno di prenderti". Chiusura definitiva - Poi Vasco spiega a Solieri che è vero, sta male. "Dici che ultimamente sembra sia incazzato con il mondo?..forse non sto bene? Ma vai a farti fottere anche te insieme a tutti gli altri..Io incazzato lo sono stato sempre! Col mondo, con me e anche con te!..E non sono mai stato bene. Io sto male! Mi meraviglio che non tu l'abbia mai capito. Ma tu ascoltavi solo la tua chitarra...". Un Blasco che non accetta lezioni da chi lo conosce da 35 anni. E che soprattutto decide che è ora di dire basta: "Dici che lavori ancora per me ma i nostri rapporti sono solo professionali? Ma è sempre stato così.  Perché lo dici oggi come fosse strano? Non ci siamo mai frequentati al di fuori del palco. Mai sentiti per mesi forse incontrati in qualche locale ubriachi, ma mai visti per anni… solo durante i concerti, sul palco, diventiamo fratelli, compagni, complici. Più che amici un gruppo rock che suona e fa della musica". Ma non ci sarà più spazio neppure per quello perché le ultime parole di Vasco sono una chiusura definitiva: "Abbi cura di te". Un pezzo di storia del rock italiano che forse avrebbe meritato una conclusione migliore. Commenti - E, come commentano molti sulla stessa pagina Facebook di Vasco, il rocker di Zocca avrebbe fatto meglio a parlarne direttamente con Solieri ed evitare di mettere a disposizione di tutti parole tanto importanti e intense. Tra l'altro, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, sono tanti i fan che difendono il chitarrista e si schierano apertamente contro Vasco e la sua "arroganza". E' forse la prima volta che il "popolo del Blasco" si spacca in modo tanto netto. Futuro tv - Intanto altre indiscrezioni parlano di un futuro televisivo per Rossi. Il produttore Bibi Ballandi, in un'intervista esclusiva al settimanale A, ha detto di aver "proposto a Vasco Rossi di fare un one-man-show e lui è entusiasta. Penso a uno show con grandi artisti. Lo vedrei con Polanski, con Fiorello, con Celentano. Vasco sa parlare a tutti". E, sulla decisione del cantante di non partecipare al concerto per i terremotati a Bologna (Vasco si era giustificato dicendo che era "poco costoso e poco faticoso"), Ballandi dice di rispettare "la sua scelta".

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