Soldi in contanti, cene e aperitiviQuando Marrazzo faceva la bella vita
Anche l'ex governatore del Lazio, coinvolto nella vicenda dei trans, ha sperperato i nostri soldi in. Usava la carta di credito della Regione anche per lavare la macchina
La sinistra ha la memoria corta. Chi oggi si straccia le vesti di fronte allo scandalo che ha travolto la Regione Lazio fino all'altro ieri aveva abitudini simili. Pranzi luculliani, aperitivi e cene annaffiate da champagne non sono solo vizi del Pdl. Il Giornale ha pubblicato alcune delle tante ricevute delle carte di credito della Regione Lazio intestate all'ex governatore Pd, Piero Marrazzo delle quali si serviva lui e lo staff di diretta collaborazione del presidente (segretario generale, capo ufficio stampa, responsabile Grandi eventi, portavoce). Gian Maria Chiocchi e Massimo Malpica hanno avuto modo di vedere l'estratto conto da gennaio a settembre 2009 di una "Cartasì" intestata a Marrazzo: sono usciti dalle casse della Regione oltre 38mila euro, compreso un prelievo di contante da 3mila euro a maggio. Le ricevute presentate e pubblicate sul Giornale sono soprattutto per giustificare occasioni conviviali la cui "istituzionalità" è difficile da valutare: è documentato quanto è stato mangiato, ma non i nomi delle persone che sedevano attorno a quel tavolo. Ecco allora che sappiamo che abbiamo pagato 404 euro un pasto consumato nel famoso ristorante Rosetta a base di antipasto, insalata di mare, selezioni di crudo, triglie e salvia, filetto di spada e filetto di tonno, acqua, vino e caffé e 3.098 euro per un altro da Rinaldo, ai piedi del Quirinale. Ma visto che alla miseria non c'è fondo, la carta di credito della Regione è stata usata anche per pagare il lavaggio di un automobile: 10 euro. Le otto carte di credito a disposizione del presidente della Regione sono state tolte di mezzo da Renata Polverini all'indomani della sua elezione. Un taglio al quale nei mesi sono seguiti altri. Tra questi la sforbiciata del 180% alle spese per la comunicazione che con Marrazzo era arrivata a superare quota 26 milioni di euro nel solo 2009. Tra questi ben 72mila euro erano stati versati per una pagina pubblicitaria al Gambero Rosso. E ancora: 96mila euro stanziati per 5 uscite sul Manifesto e un inserto su Alias, 220mila euro erogati all'Arci per «Mare nostrum», 690mila euro spesi per la "realizzazione di spot e campagna cinematografica "Lazio News"".