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Il decreto sanità rischia di slittare:problemi di costituzionalità

Il premier Monti

Andrea Tempestini
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Il decreto con cui Mario Monti ha varato lo "Stato etico" - il testo scritto dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, che introduce balzelli su bibite e alcol e, tra le altre, una stretta sul fumo e i videopoker - rischia di slittare. Nel corso del preconsiglio dei ministri di martedì mattina, diversi dicasteri hanno sollevato dei dubbi di costituzionalità, di merito e di copertura sul decreto. Come spesso è accaduto, quando la squadra di Monti si riunisce, si spacca: le diverse perplessità dei membri della squadra di governo rischiano di bloccare sul nascere il testo con cui Balduzzi vorrebbe "rivoluzionare" la sanità. Le ragioni dello scontro - Nel dettaglio, tra i contrasti nel preconsiglio, ne sarebbe sorto uno sulla tassa sulle bevande zuccherate. L'obiezione che sarebbe stata sollevata è che la tassa sulle bibite si configurerebbe come una tassa di scopo con cui non si possono finanziare spese strutturali. Perplessità sarebbero state sollevate anche sulla tassa che dovrebbe andare a colpire le attività di gioco d'azzardo. Inoltre, è emerso dal preconsiglio, molte delle misure contenute nel decreto non rispondono ai requisiti di necessità e urgenza. Al momento è in corso un'istruttoria che dovrebbe concludersi entro giovedì. Una delle ipotesi è quella di dividere il provvedimento in un decreto e in un ddl, e a questo starebbe lavorando il sottosegretario Catricalà. Se entro giovedì non si dovesse concordare un testo, riferiscono le stesse fonti, il Consiglio dei ministri potrebbe essere rimandato. Balduzzi ottimista - Il ministro Balduzzi, però, non perde la fiducia, e spiega: "La maggior parte delle disposizioni sono senza oneri, alcune consentono entrate e alcune limitate disposizioni comportano oneri, ma così com'è il decreto è compensato". Balduzzi aggiunge poi che "c'è un trend preoccupante delle dipendenze su alcuni dei più importanti fattori a rischio, dal tabagismo alle cattive abitudini alimentari, alle nuove dipendenze come il gioco d'azzardo". Successivamente, intervistato al Tg3, il ministro ha ribadito: "Confido nell'approvazione il più presto possibile quando ci saranno le condizioni tecniche. L'ipotesi che avevamo fatto era di approvare il decreto venerdì 31 agosto. Se ci fosse qualche cambiamento e qualche dilazione di qualche giorno per ragioni di tipo tecnico non è un problema". E ancora: "Nessun stato etico e nessuna ingerenza nella liberta individuale", ha respinto le accuse il ministro. Infine, Balduzzi ha sottolineato come il governo non sia "diviso" ma vi sono solo "problemi tecnici", i "pubblici poteri devono non solo lanciare un campanello di allarme ma anche adottare delle soluzione le più idonee per proteggere soprattutto i minori".  La bocciatura di Pdl e sindacati - Il decreto non è finito nel mirino dei soli dicasteri, ma è stato criticato da sindacati, associazioni e forze politiche. Per primo il Pdl, che con Maurizio Gasparri ha definito "demenziale" la tassa sulle bibite e ha annunciato che la misura non verrà votata. Quindi i sindacati. Secondo la Cisl "ci troviamo di fronte all'ennesimo piano di intervento sulla sanità che non coglie affatto i veri problemi che riguardano i lavoratori, i cittadini ed i pensionati e che incombono sull'intero settore". Il decreto, continua il sindacato di Bonanni, "viene proposto in totale assenza di confronto con il sindacato confederale, i lavoratori della sanità e l'utenza, su cui sta pesando l'aggravio dei costi e la disorganizzazione crescente". Bocciatura anche della Cgil: "Spiace dirlo ma il testo è deludente, con proposte confuse e contraddittorie, e persino negativo proprio nelle norme più 'attese', come le cure primarie h24, la libera professione, la non autosufficienza e l'edilizia sanitaria". Sul decreto sanità parere negativo anche del Pd. Il senatore Ignazio Marino ha definito il testo "poco coerente". Quindi le bordate della Lega Nord: "Stiamo andando verso uno Stato etico che ci dice anche cosa fa male mangiare. Le bibite gassate fanno male e le patatine no? Manca solo di tassare l'aria", ha commentato sarcastico Roberto Maroni.

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