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E Maroni fa il democristiano: "Non cancellerò mai Pontida", ma il segretario federale al raduno Padano preferisce gli Stati generali del Nord

Il neo segretario del Carroccio punta ad un partito del Nord e vorrebbe sdoganarsi dai folkloristici riti bossiani

Nicoletta Orlandi Posti
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Bobo Maroni vorrebbe sdoganarsi dai folkloristici riti padani così cari a Bossi. Quest'anno, secondo le indiscrezioni del Corriere, non ci sarà alcun raduno a Pontida, niente barbe verdi, niente spadoni e armature: la manifestazione clou del Carroccio sarà una sobria convention a Mantova a cui saranno invitati imprenditori, sindacati, amministratori locali, intellettuali del Nord. Sì del Nord, non solo "padani". Questa sarebbe la svolta del nuovo segretario federale che punta a recuperare i consensi perduti e diventare il leader di un partito che oltre alla base leghista intende "aprirsi" ad un elettorato più ampio. "La Padania resta il nostro orizzonte - spiega un esponente della Lega molto vicino a Maroni al quotidiano di via Solferino -  ma in questo momento quella parola rischia di divedere anche dalle nostre parti: se parli di Nord, interessa tutti. Se parli di Padania interessa solo a qualcuno. E quel qualcuno è troppo poco per la sfida sull'egemonia del Nord lanciata da neosegretario". Che oggi, intanto, ha presentato la sua squadra. Tre saranno i suoi vice, ognuno in rappresentanza delle Regioni padane: Federico Caner (vicino a Flavio Tosi per il Veneto) sarà il responsabile della scuola di partito che aprirà a breve i battenti; a Giacomo Stucchi (per la Lombardia) sarà affidato l'ufficio politico della Lega; Elena Maccanti (per il Piemonte) sarà la coordinatrice degli enti locali.  La smentita di Bobo - Non è detto però che la vecchia guardia bossiana se ne stia in disparte a veder trasformato così il Carroccio. Pare che in molti stiano spingendo l'ex leader a reagire e creare un nuovo movimento, una "vera Lega" che sfidi quella di Maroni. Magari durante il rito dell'ampolla, l'unico rito che Bobo non ha ancora vietato. Forse è per questo che l'ex ministro dell'Interno ha fatto un passo indietro.  Dalla sua pagina di facebook Maroni se la prende con il Corriere: "qui c'è qualcuno che beve troppo vino: Pontida non sarà mai cancellata, ma siamo matti? Pontida è la nostra identità, il nostro cuore, il nostro popolo. Il problema è che la Lega sta riprendendo fortemente consenso tra la gente (i sondaggi dicono che siamo tornati sopra il 6% e siamo in crescita) e allora le cercano tutte per romperci le p..... Poveretti loro, non molleremo mai".   

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