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Lo sfogo della pasionaria Mauro

La senatrice si racconta sulle pagine del settimanale di Alfonso Signorini

Leonardo Diana
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"Sono fiera delle mie origini meridionali, ci mancherebbe". Inizia così l'intervista che Rosy Mauro ha concesso ad Alfonso Signirini per il settimanale Chi. L'ex braccio destro del Senatur ha colto l'occasione per togliersi qualche bel sassolino dalla scarpa parlando a tutto tondo della sua espulsione dalla Lega, del momento difficile che sta vivendo e di un possibile complotto contro di lei mosso dai vertici del partito. Il vice presidente del Senato ha dichiarato di non riconoscere Maroni e Calderoli come i nuovi volti di una Lega riformata, invitando il vecchio amico e l'ormai ex compagno di partito Umberto Bossi a diffidare dei "baci" dell'ex ministro dell'Interno facendo riferimento ad un possibile e concreto ribaltone ai vertici del Carroccio. Inoltre la donna, profondamente amareggiata dal comportamento che le hanno riservato i vari mezzi di informazione, ha rivelato che i movimenti illeciti dell'ex tesoriere Belsito erano ben noti all'interno del partito giudicando ipocriti e opportunisti coloro che all'ultimo si sono tirati indietro dichiarandosi totalmente estranei ai fatti. A chi l'accusa di aver usato soldi pubblici per la sua laurea Rosy risponde di non essersi mai iscritta a nessuna università e di non aver mai utilizzato i fondi del partito spiegando invece di aver versato con i propri contributi nelle casse della Lega ben 203 mila euro.       

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