Ruotolo, l'inviato di Santoro, trova il finto killer di Brindisi: prima lo sputtana, poi scopre l'errore

Il giornalista si inventa investigatore ma fa un buco nell'acqua
di Alvise Losidomenica 27 maggio 2012
Ruotolo, l'inviato di Santoro, trova il finto killer di Brindisi: prima lo sputtana, poi scopre l'errore
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A Brindisi lunedì è stata una giornata intensa. Da una parte, a Mesagne, i funerali di Melissa Bassi, la ragazza di 16 anni morta nell'attentato di sabato, dall'altra, tra Procura e Questura, le indagini degli inquirenti per trovare il terrorista che ha messo la bomba. In mezzo i giornalisti. E, tra essi, Sandro Ruotolo, il vice di Michele Santoro. Disastro mediatico - Durante la conferenza stampa Ruotolo inizia a twittare le notizie che escono. Prima i dettagli su come riconoscere il sospetto, poi addirittura il nome. Parte all'attacco e va a casa dell'uomo, intervista i vicini di casa. Arriva a pubblicare una foto su twitter del palazzo dove abiterebbe il terrorista. Poi, all'improvviso, dalla Questura dicono che il sospetto non c'entra nulla: hanno preso la persona sbagliata. E Ruotolo si ferma, con un ultimo messaggio ai suoi follower: "Prima l'ex militare ora l'uomo con la mano offesa. Dopo i riscontri, i sospetti tornano liberi. Non ci sono indagati per ora". Critiche a pioggia - Già durante il giorno erano iniziati ad arrivare critiche al giornalista da chi aveva letto i suoi tweet. "Non sarebbe meglio non divulgare troppi dettagli in questa fase?", chiede una persona. Mentre un'altra si domanda se "stiamo puntando al linciaggio?". Ma è dopo il rilascio dei due fratelli sentiti in Questura che su Ruotolo si sono riversati il maggior numero di commenti negativi: "Poteva essere più cauto oggi... Domani chi sarà il mostro per un giorno?" li riassume tutti. Dal giornalista campano nessun passo indietro, fino a quando nel pomeriggio del 22 scrive: "Accolgo i vostri rilievi ma tutti sapevano. La mia intenzione era di raccontare i fatti. Mi dispiace di aver ferito sensibilità". E c'è chi chiede che l'ordine dei giornalisti apra una procedura interna.