Allarme terrorismo islamicoArrestato italiano convertito
Perquisite le abitazioni di dieci indagati, tutti gravitanti nella galassia fondamentalista islamica. E' la prima volta che si trovano jiadisti italiani al 100%
Un cittadino italiano di 28 anni, Andrea Campione, è stato arrestato a Pesaro, nell'ambito di una vasta operazione dell'Ucigos, con l'accusa di terrorismo. Il giovane, convertitosi col nome di Abdul Wahid As Siquili, è stato "attenzionato" dagli investigatori da oltre due anni fa nell'ambito dell'attività di monitoraggio degli spazi web che ospitano documenti e video che esaltano il terrorismo di matrice jihadista. Aveva in tasca un biglietto di sola andata per il paese nordafricano e sarebbe partito tra due giorni. Inchiesta L'attenzione degli investigatori si è in particolare concentrata sui frequentatori italiani del sito islamista MINBAR-SOS, oscurato nel 2009 e considerato uno dei più importanti siti dell'islam radicale creati in Europa. Tra questi, anche un docente di lettere residente a Cagliari, particolarmente attivo assieme ad altri militanti nella traduzione e diffusione sulla rete di testi di ispirazione qaedista e apologetici del terrorismo nonchè nella creazione di blog intorno ai quali si raccoglieva la comunità di estremisti coinvolta nell'operazione di quest'oggi. Sono stati altresì oscurati gli spazi web sui quali si appoggiavano i blog jihadisti. Il cenecolo “E' la prima volta che scopriamo dei filo-jihadisti che sono italiani al 100%. E' l'elemento di novità di queste indagini. L'abbiamo chiamato 'cenacolo', perchè è un gruppo piuttosto ristretto: sono italiani e sostengono la causa di bin Laden”. Lo dice all'Adnkronos Claudio Galzerano, dirigente della divisione antiterrorismo internazionale della Ucigos, in merito al blitz fatto scattare oggi dalla Polizia di Stato di Cagliari, che ha smantellato una rete di estremisti islamici attivi nella diffusione su internet di documentazione apologetica del terrorismo jihadista. Il gruppo italiano, rimarca il dirigente dell'Ucigos, “sostiene la causa jihadista in diverse forme: c'è chi si preoccupa di tradurre i testi di al Qaeda in italiano e altri che invece forniscono istruzioni su come si confezionano ordigni esplosivi”. L'operazione, chiamata 'Niriya', è scattata questa mattina in contemporanea a Cagliari, Milano, Palermo, Pesaro, Salerno e Cuneo con perquisizioni nelle abitazioni di altri dieci indagati, tutti gravitanti nella galassia fondamentalista islamica. Le indagini della Digos sono strettamente connesse all'arresto avvenuto il mese scorso a Brescia dell'estremista marocchino Jarmoune Mohamed nel cui computer è stato trovato una sorta di sopralluogo virtuale della sinagoga di Milano.