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Yara, l'omicidio a una svoltaC'è il dna del padre dell'assassino

Le tracce lasciate sul cadavere della bambina sono compatibili con il codice genetico di un uomo deceduto nel 1999 ma non con i suoi figli

Nicoletta Orlandi Posti
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  Il dna isolato sugli slip e sui leggings di Yara Gambirasio è compatibile con quello di un uomo morto nel 1999, ma non con quello dei suoi figli. Dunque l'uomo aveva un figlio illegittimo che presumibilmente uccise nel novembre del 2010 la tredicenne di Brembate.  Sembrano esserne convinti gli inquirenti che stanno ribaltando la vita di un uomo, che stando alle testimonianze dei familiari e degli amici era tutto casa e lavoro. Adesso cercano sono alla ricerca di una donna: lo confermano le nuove convocazioni, stavolta soprattutto di signore, da cui prelevare il dna sperando di trovare il tassello mancante di un puzzle che sembra infinito. Al sessantunenne ormai deceduto gli inquirenti sono arrivati, come racconta il Corriere della Sera, partendo da un giovane frequentatore della discoteca "Sabbie Mobili" che si affaccia sul campo di Chignolo d'Isola accanto a quello in cui, il 26 febbraio del 2011, è stato ritrovato il corpo di Yara. Il suo dna presenta interessanti punti di contatto con il profilo genetico isolato sugli slip e sui leggings della tredicenne uccisa. Da lui, gli esperti sono risaliti ad alcuni familiari, in particolare a tre fratelli originari di Gorno, uno dei quali deceduto. Analizzando la sua saliva (prelevata da una marca da bollo attaccata sulla patente) gli esperti hanno trovato una compatibilità quasi completa tra i dna, ma ancora una volta non bastano per gridare "ci siamo". A quel punto, continua Giuliana Ubbiali sul Corriere.it, tutti i figli del deceduto, così come i parenti lontani, vengono sottoposti al prelievo. Ma niente. L'ipotesi, secondo gli inquirenti, è quella di un figlio illegittimo. Ora serve trovarlo.  

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